Pezzi di vetro nel pane. Inchiesta sul caso mense

La Procura si muove sui frammenti trovati a scuola Indagato il rappresentante dell'azienda fornitrice

Pezzi di vetro nel pane. Inchiesta sul caso mense
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Il «caso mense» arriva sul tavolo della procura. Con l'ipotesi di «commercio di sostanze alimentari nocive» si muove il dipartimento per la tutela della Salute, coordinato dalla procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano, che ha affidato il fascicolo sui pezzi di vetro ritrovati nel pane di due scuole nelle scorse settimane alla sostituta procuratrice Isabella Samek Lodovici.

Risulta al momento indagato il legale rappresentante dell'azienda sub fornitrice e produttrice del pane per Milano Ristorazione, la società (estranea all'inchiesta) partecipata al 99 per cento del Comune, e che si occupa di fornire cibo nelle scuole a partire dai nidi d'infanzia, ma anche in altre strutture che si occupano di persone fragili, come le residenze sanitarie assistenziali, gli anziani con servizio a domicilio, i centri diurni integrati, i centri diurni per persone con disabilità, il ricovero notturno di viale Ortles, scuole private convenzionate e case vacanze.

Sono due gli episodi contestati nell'inchiesta: i frammenti di vetro ritrovati nel pane il 28 febbraio e il 4 marzo, rispettivamente alla scuola elementare «Rinnovata Pizzigoni», in alcuni panini integrali, e alla primaria Cantù di via dei Braschi, in un bocconcino fatto con farina di grano tenero. Nelle scorse settimane c'era stato il ritiro del pane e la sostituzione con altri prodotti (grissini, pane a cassetta) da tutte le mense. Milano Ristorazione ha inoltre sospeso l'approvvigionamento dal fornitore nel mirino e i prodotti alternativi sono di fornitori diversi.

Sul portale di Palazzo Marino i genitori avevano lanciato una petizione, che ad oggi conta oltre 3.360 firme perché «preoccupati per la salute dei loro figli». Le indagini, anche attraverso una consulenza tecnica, dovranno chiarire se ci sia stata una «contaminazione» durante la produzione del pane nell'azienda. Ed è stata sequestrata anche la massa con cui il pane è stato prodotto. Altre analisi disposte dagli inquirenti, tra l'altro, hanno escluso che quei frammenti di vetro possano provenire da oggetti o arredi delle scuole dove si sono verificati i casi. Da quanto emerso sinora, l'inchiesta, condotta dai carabinieri del Nas, non si sta concentrando sull'episodio del ritrovamento, ai primi di marzo, di un insetto in un piatto di zuppa che un insegnante stava mangiando con la propria classe.

Milano Ristorazione ha fatto sapere che si trattava di «un frammento di insetto appartenente all'ordine dei coleotteri» e che era «presumibile» che provenisse «da uno degli ingredienti vegetali alla base della pietanza, che derivano da produzione integrata». Un anno fa circa un bambino di una quinta elementare aveva trovato un bullone in un panino e l'azienda produttrice aveva ricevuto il massimo della multa prevista dal contratto, ovvero 750 euro.

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