Roma - Il caso Pianosa è risolto; si studieranno soluzioni alternative". Lo ha detto il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, in merito all’ipotesi avanzata dal ministro della Giustizia, Angelino Alfano, di riaprire il supercarcere sull’isola di Pianosa, ora area protetta inserita nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. "Ho parlato con il collega Alfano - riferisce Prestigiacomo - ed abbiamo convenuto sulla opportunità di studiare soluzioni alternative che non coinvolgano gioielli naturalistici e paesaggistici".
"L'isola del diavolo" La dichiarazione del ministro dell’
Ambiente, Prestigiacomo, va dunque, secondo quanto si è
appreso, nella direzione di escludere il ritorno di un
supercarcere all’isola di Pianosa.
Ieri era stato il ministro Alfano ad annunciare la riapertura
del supercarcere.
Dopo la chiusura, avvenuta nel giugno del 1998 (l’ultimo
detenuto in regime di 41 bis lasciò l’isola il 23 luglio 1997),
Pianosa, chiamata dai reclusi l’ "isola del diavolo", era
tornata ad accogliere detenuti nell’autunno del 2004: erano,
circa 10, provenienti dal carcere di Porto Azzurro, all’Elba,
che svolgevano lavori di manutenzione, tra cui il ripristino di
sentieri e strade.
Alfano porterò a conferenza Stato-Regioni Il Guardasigilli ha affrontato il "nodo" dell’eventuale riapertura del supercarcere di Pianosa con
i ministri delle Infrastrutture e dell’Ambiente. "Ho lungamente
parlato con il ministro Matteoli che - afferma il Guardasigilli
-, da esponente di quel territorio, mi ha spiegato le ragioni e
il senso di una battaglia da lui condotta per tanti anni.
Inoltre, ho parlato con il ministro Prestigiacomo che mi ha
rappresentato le esigenze ambientali del Parco".
"Ho pertanto reputato opportuno, dopo aver contattato il
ministro per gli Affari regionali, Raffaele Fitto, portare la
questione in Conferenza Stato-Regioni in relazione all’intera
vicenda del piano-carceri".
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