Piersilvio: "E ora Mediaset correrà su Internet"

Il vicepresidente annuncia che da metà gennaio sarà aperto un nuovo portale che permetterà di vedere molti programmi del Biscione. E spiega le strategie future per le reti in chiaro e per la tv a pagamento

Piersilvio: "E ora Mediaset correrà su Internet"

Le novità più importanti riguardano il versante Internet con lo sbarco sul web di un nuovo portale e il settore pay con l'ingresso di una parte dei canali nel conteggio dei dati Auditel. Ce ne parla, insieme ad altre indicazioni sul futuro prossimo di Mediaset, il vicepresidente Pier Silvio Berlusconi. Non sono momenti facili per il primogenito del premier che, oltre alle molte pressioni che derivano dall'essere a capo di un'azienda che appartiene alla famiglia del presidente del consiglio, in questi giorni ha visto il papà colpito in viso in piazza Duomo. Ma la televisione non si può certo fermare. La stagione di garanzia (su cui si fanno i conteggi per gli investimenti pubblicitari) autunnale si è appena chiusa e alle porte preme quella che, in gergo, si chiama primaverile anche se comincia in pieno inverno, a gennaio.
Pier Silvio, cominciano dalle reti in chiaro (Canale 5, Italia Uno e Retequattro). I risultati di ascolto sono stati appena messi nel cassetto: la Rai ha vinto la stagione, però Mediaset ha tenuto il passo...
«Non parlerei di vincitori e vinti, per i nostri risultati noi siamo pienamente soddisfatti. Come cerco di spiegare da tempo, per una tv commerciale come la nostra contano i dati sul pubblico attivo, quello tra i 15 e i 64 anni, che interessa maggiormente gli investitori pubblicitari. Ancora di più in questo periodo di crisi che si riflette in maniera forte sugli investimenti. E su questo pubblico pregiato i nostri risultati sono ottimi: Canale 5 è largamente prima rete, mentre Raiuno è calata in maniera visibile».

Dunque, la tendenza è sempre più evidente: sulla Tv di Stato resta un pubblico più anziano, mentre i giovani volano sulla pay Tv e su Internet...
«Certo, la frammentazione d'ascolto e la competizione con altri mezzi è sempre maggiore. Ma bisogna ricordare che le reti generaliste sono e saranno le uniche a raggiungere milioni di persone contemporaneamente. Per questo il loro valore è addirittura in crescita».

E mentre la Rai fa presa sugli spettatori con la fiction e i talk di approfondimento, Canale 5 rimane forte sui varietà...
«Il Medico in famiglia e Don Matteo hanno contato molto quest'autunno per il primo canale Rai. Così come per noi C'è posta per te e Peter Pan, successi rivolti a tutta la famiglia. Ma noi continueremo a investire anche sulla fiction che si distingue per la continua ricerca di un linguaggio innovativo, basti pensare a Intelligence, i Liceali, Onore e rispetto, i Cesaroni...».

Veniamo alla primavera. Il Grande Fratello va avanti? E quali saranno gli altri pezzi forti?
«Grande Fratello arriverà fino a marzo come era nelle ipotesi. Da gennaio partiranno nuove edizioni di Amici con Maria De Filippi, Zelig con Bisio e Incontrada, e uno show tutto nuovo con Gerry Scotti dedicato a giovanissimi talenti canori. Nella seconda parte della primavera rivedremo Ciao Darwin con Paolo Bonolis e lo Show dei record».

Italia's got talent?
«Lo speciale di sabato scorso ha avuto ottimi ascolti. Se ci saranno le condizioni ci piacerebbe partire già in primavera».

E la seconda serata? Le voci su una possibile chiusura di Matrix, che incontra difficoltà di resa sugli ascolti, si fanno più insistenti...
«Tutte fantasie che mi fanno sorridere. Per Matrix, ovviamente, mettevamo in conto un periodo di assestamento dopo l'uscita di Enrico Mentana. Alessio Vinci ha avuto un grande coraggio a prenderne l'eredità e solo ora si comincia a vedere un programma cucito su di lui. C'è ancora da lavorare ma Matrix in primavera è confermato in palinsesto».

Si paventa che il futuro di Vinci sia nel canale all news in via di preparazione per il digitale Mediaset.
«È prematuro pensare ai nomi: è tutto ancora in fase di studio».

Se ne sono dette tante: il passaggio di Chiambretti su Canale 5, l'arrivo di Antonello Piroso da La7 al posto di Vinci e anche un nuovo show di Alfonso Signorini.
«Chiambretti resterà su Italia Uno e, appena si potrà, sperimenteremo delle prime serate speciali del suo show. Signorini è già troppo impegnato su vari fronti per poter lavorare anche alla conduzione di un programma. Piroso? Un'ipotesi mai esaminata».

Dunque, nessuno prenderà il posto di Costanzo che ha chiuso da pochi giorni il suo venticinquennale show?
«Programmi come Gf e Amici per loro struttura finiscono tardi. E in seconda serata ci sono già Matrix, Terra e Mai dire Gieffe».

Su Italia Uno tornerà «Pupa e secchione», lo stravagante show che fu un caso qualche anno fa? Sarà affidato alla Perego?
«Ci piacerebbe rifarlo. Stiamo studiando una formula innovativa. A Paola, invece, abbiamo chiesto di condurre Lo show dei record, nelle scorse edizioni presentato da Barbara d'Urso. Quest'anno con tutto quello che Barbara già fa per Canale 5 sarebbe stato davvero troppo faticoso».

A proposito della d'Urso, la nuova «Domenica Cinque» è additata come esempio di Tv rissosa e violenta...
«Quando si fanno contenitori basati anche sulla cronaca e l'attualità, si devono mettere in conto toni accesi. Domenica Cinque ha buoni risultati. Detto questo, l'editore deve sempre vigilare affinché non si perda il giusto equilibrio».

Mediaset Premium. Che riscontri si sono avuti sul nuovo decoder on demand?
«Ottimi. E vedo che i competitor ci stanno seguendo. Ma il nostro servizio mi pare il più semplice e fruibile. In generale, con Premium, registriamo risultati tali per cui abbiamo chiesto all'Auditel di rilevare e pubblicare dal 4 gennaio i dati d'ascolto delle partite di Premium Calcio».

Lo fate per incrementare la raccolta pubblicitaria?
«Sì, ma non aumenterà il numero di spot: nelle partite lo spazio naturale è già tutto occupato. Semmai stiamo pensando di adeguare i listini. Sugli altri canali pay - ricordando che per scelta il nostro affollamento pubblicitario è basso - confermo che a differenza della concorrenza noi non interrompiamo mai i programmi».

Cosa pensa della progressiva diminuzione del tetto pubblicitario dal 18 al 12 per cento per la pay Tv decisa ieri dal governo?
«Mi sembra una misura a tutela delle reti locali e della carta stampata che ha conseguenze anche per Mediaset Premium che, oltretutto, è in una delicata fase di start up».

Internet è il futuro della Tv. Che sta preparando Mediaset?
«Dall'11 gennaio lanceremo il nuovo portale video.mediaset.it con una vera e propria “catch up tv”, ovvero tanti programmi Mediaset on line gratuiti poco dopo l'edizione televisiva. L'offerta che consente di vedere brevi filmati di tutti i programmi, aumenterà più del 50 per cento. E inaugureremo il servizio “full episod” che permette di vedere per intero i nostri programmi: in particolare tutti i prodotti di news, infotainment e i reality».

E l'intrattenimento e le fiction?
«Pensiamo che debbano rimanere un prodotto esclusivo delle grandi reti televisive. In questa offerta sempre crescente e frammentata, a mio parere, bisogna evitare di fare ulteriore confusione tra contenuti tipici delle reti generaliste, della pay tv e di Internet».

Intanto, avete vinto un round importante con Youtube. Ora non potranno più caricare vostri contenuti senza un accordo.
«Si tratta di una sentenza cruciale.

Un importante precedente per la difesa di tutti i contenuti sfruttati illecitamente. Un passo fondamentale non solo per preservare tutti gli investimenti degli editori, ma anche per tutelare i talenti a cui va riconosciuto il diritto d'autore».

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