Poerio sale su Tankoa «Ecco perché sono qui»

Esordio con botto: annunciata la vendita del terzo 50 metri della boutique-shipyard

Antonio Risolo

«Torno nella città che ho sempre amato, dove ho iniziato la mia carriera. Facevo il ricercatore».

Vincenzo Poerio, ingegnere, è il nuovo amministratore delegato di Tankoa Yachts. Un ritorno in grande stile sulla ribalta della nautica internazionale dopo 25 anni trascorsi alla guida di Benetti Yachts. Un rapporto con il comparto, tuttavia, mai interrotto considerata la carica di presidente del Distretto Tecnologico per la Nautica e la Portualità Toscana.

Risale al 7 settembre 2018 l'avvicendamento con Franco Fusignani al vertice di Benetti. Nel frattempo molte proposte e un abbonante anno sabbatico di riflessione. Alla fine la decisione: «Ho scelto Tankoa perché è scattata una buona chimica, un buon feeling con gli azionisti - racconta Poerio al Giornale di Bordo - Si tratta di un marchio-boutique alla continua ricerca della qualità assoluta. Chiaro che rispetto all'esperienza precedente è come fossi tornato indietro di 20 anni in termini di dimensione, una dimensione probabilmente più adatta alla mia età... e alla mia esperienza. Spero di rappresentare il valore aggiunto in fatto di conoscenze».

Nuovo assetto societario, nuovi obiettivi, nuovi progetti e una gradita coincidenza. Ieri, infatti, Tankoa ha annunciato la vendita di un nuovo S501, terzo scafo della serie in alluminio firmato Francesco Paszkowski Design.

«Sì, proprio ieri abbiamo annunciato la vendita di questa nuova unità che sarà consegnata all'armatore in estate. Per noi è molto importante. In definitiva mi ritrovo in un'azienda che non ha problemi finanziari, e questo per me è essenziale - spiega Vincenzo Poerio - perché nel nostro mestiere ci sono delle difficoltà oggettive. Solo chi conosce e ama questo settore le può comprendere».

Il posizionamento di Tankoa Yachts nel panorama della nautica di lusso è noto ma, aggiunge, «devo sottolineare che ho trovato tanta esperienza nonostante la giovane età di un'azienda sul mercato da appena 14 anni. Non dimentichiamo che sto parlando di un gruppo di persone ex Baglietto, quindi con un'anima centenaria. Il mio compito è quello di motivare questo team e capire quanto crescere nel rispetto della vision aziendale. Io credo fortemente in questo settore e sono convinto che tutti quanti si debba lavorare come industria. Purtroppo non sempre siamo tutti d'accordo. Anche da questo punto di vista cercherò di dare il mio contributo».

Quindi una breve riflessione sulla neonata Confindustria Nautica: «Ci vorrà un po' di tempo per fare decollare a pieno regime un'operazione di questa portata, ma sono convinto che al termine del percorso intrapreso, si riuscirà a trovare la quadra.

Mi auguro che anche il gruppo Azimut|Benetti possa entrare nella nuova casa comune. Noi siamo in Confindustria. Io sono in Tankoa da pochi giorni e per il momento devo dedicare le mie energie all'azienda. Ma credo che da qui a giugno un pensierino lo farò, non mi dispiacerebbe».

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