
La Germania Spa è sempre più in crisi e possibile terra di conquista. A prescindere dall'esito delle elezioni, per cui si prevedono trattative di coalizione post-voto abbastanza lunghe, la crisi della ex locomotiva d'Europa continuerà nel medio-lungo termine spingendo inevitabilmente sul mercato pezzi pregiati dell'industria. Volkswagen, Thyssen-Krupp, Adidas e Basf sono in crisi nera e in alcuni casi, come per il colosso della chimica, vendono parte dei propri asset.
Ma quali sono in questo momento le occasioni sul mercato? Due grandi operazioni strategiche interessano la campagna italiana a Berlino: Unicredit-Commerzbank e, poi, il probabile e prossimo affondo di Mfe (Mediaset) su Prosieben. Due dossier molto delicati per il loro valore strategico nei settori bancario e media che interessano però due pezzi pregiati della corona tedesca.
Diverso, invece, il caso di quei gruppi quotati oggi sottovalutati che potrebbero divenire preda. E sono un'occasione per chi investe in Borsa, ma anche per chi punta a uno shopping a sconto. Secondo Morningstar, i primi 5 titoli sottovalutati sono Volkswagen, Bayer, Mercedes-Benz, Puma e RWE.
Ma non finisce qui, ne sono stati individuati oltre una ventina. I gruppi auto sono tutti nella lista (oltre a Vw e Mercedes, Porsche e Bmw), così come la chimica (Henkel, Basf, Bayer), seguono poi Hugo Boss, Zeiss, Continental, Puma, Merck, Zalando. Energetici come Rwe e il gruppo della difesa partner di Leonardo, Rheinmetall.
Non è un caso che, in un contesto di stagnazione economica, con un Pil in calo dello -0,2% e un'impennata delle insolvenze aziendali del +25%, il mercato M&A tedesco abbia registrato 2.752 operazioni (+5,1%) e per lo più di conquista. Il contesto industriale del Paese è molto complesso e le elezioni non sono lette come un punto di svolta.
«Secondo i dati raccolti da Oaklins, società specializzata in attività di M&A, se le operazioni domestiche sono cresciute solo del +1,6%, gli investimenti stranieri in Germania hanno accelerato del +10,7%, segno che il mercato tedesco rimane attrattivo nonostante le difficoltà», spiega al Giornale Gabriel Debach, market analyst di eToro. «I mega deal - aggiunge - evidenziano un cambio di paradigma: operazioni miliardarie come l'acquisizione di Covestro (14,4 miliardi di euro) e DB Schenker (14,3 miliardi) mostrano come l'M&A tedesco riguardi sempre più asset strategici: chimica, logistica e manifattura avanzata». E il quadro che emerge è quello di una Germania che «sta diventando una terra di opportunità per chi cerca asset sottovalutati».
In questo quadro non mancano però le eccezioni. L'indice Morningstar Germany ha guadagnato il 17% lo scorso anno ed è aumentato di circa il 9% dall'inizio dell'anno. La sua performance è stata guidata principalmente dal titolo tecnologico Sap che, secondo i dati di Morningstar Direct, è di gran lunga la più grande azienda tedesca quotata in Borsa con una capitalizzazione di mercato di circa 311 miliardi di euro. Il gruppo tecnologico, come i suoi colleghi del settore, sta beneficiando dell'ondata dell'intelligenza artificiale.
Il secondo grande titolo che ha sostenuto il mercato azionario tedesco negli ultimi dodici mesi è stato Deutsche Telekom, che ha un peso del 6,05% nell'indice Morningstar Germany e ha contribuito al guadagno dell'indice con il 3,02%. Seguono Allianz ALV, Siemens SIE e Siemens Energy.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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