Italia terzo produttore in Europa di soluzioni abitative in legno dopo Germania e Svezia, podio conquistato dopo aver registrato nel 2021 un turnover per la produzione pari a 1,795 miliardi di euro. Risultato eccellente, con il settore in crescita del 33%, per un comparto industriale che conferma una grande vitalità e un sempre maggior interesse da parte delle committenze pubbliche e private.
Scenario confermato dai dati del “7° Rapporto Edilizia in Legno”, un’accurata analisi di mercato sviluppata dal Centro Studi FederlegnoArrredo, che ogni anno fotografa la filiera delle costruzioni green in Italia. Infatti sono più di 3.400 le nuove unità abitative realizzate, con una tendenza verso la realizzazione di opere caratterizzate da una complessità ingegneristica sempre crescente.
I risultati del rapporto si basano sull’indagine annuale condotta presso le aziende associate ad Assolegno di FederlegnoArredo che operano nel settore della realizzazione di edifici a struttura portante in legno, coinvolgendo nell’analisi statistica i maggiori players del mercato e raggiungendo una rappresentatività di circa l’80% del fatturato generato. Le regioni dove si concentrano il maggior numero di realizzazioni sono Lombardia (prima per numero di aziende con 70 imprese) Trentino, Veneto, Emilia Romagna e Marche. I maggiori player si concentrano invece nelle provincie autonome di Trento e Bolzano con un peso del 34% sul valore della produzione del settore.
“Registriamo con soddisfazione l’apprezzamento da parte del consumatore, che evidenzia la competitività delle nostre tecnologie costruttive” spiega Assolegno di FederlegnoArredo, l'associazione nazionale che rappresenta il settore e promuove un utilizzo razionale del materiale legno quale elemento strutturale. “Circa 1 casa su 13 è costruita in bioedilizia in legno, raggiungendo una percentuale sul complessivo dei permessi di costruire che è superiore al 7,3%. Aumenta anche il valore costruito al metro quadro e la dimensione media delle costruzioni, dati che riflettono la capacità del settore di rivolgersi anche a realizzazioni sempre più complesse”.
“Si sta quindi sviluppando un trend positivo che coinvolge anche la realizzazione di edifici multipiano e che, per maggior parte delle opere, abbraccia all’interno del nostro circuito urbano complessi realizzativi con 4-5 piani fuori terra sottolinea Assolegno -.
Questa tipologia costruttiva, intesa come nuova foresta urbana, può sicuramente contribuire a uno sviluppo sostenibile del segmento edile, riuscendo di fatto ad essere un magazzino di carbonio, mitigando gli effetti del cambiamento climatico”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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