Euro 7, stangata sulle auto: costi stimati fino a duemila euro in più

L'introduzione degli Euro 7 nei prossimi due anni comporterà un salasso per le tasche di cittadini europei e italiani: ecco le prime stime con valori superiori anche di dieci volte rispetto agli Euro 6 e la protesta degli esperti del settore

Euro 7, stangata sulle auto: costi stimati fino a duemila euro in più
00:00 00:00

La protesta di alcuni Paesi europei, tra cui l'Italia, monta e si fa sentire: le prossime auto Euro 7 con un'ulteriore stretta sulle emissioni di CO2 rischiano di diventare un salasso per i cittadini con costi esorbitanti da sostenere e molto più elevati rispetto ai modelli immediatamente precedenti (Euro 6) fino a duemila euro in più. A dirlo chiaramente è uno studio di Frontier-Economics, società di consulenza con sede a Londra che ha analizzato attentamente tutta la filiera automotive.

I costi aggiuntivi degli Euro 7

La Commissione Europea, nel novembre scorso, ha pubblicato una proposta per un nuovo standard combinato Euro 7 con limiti di emissione più severi rispetto agli attuali Euro 6 e con emissioni di particelle diverse dallo scarico (da come si usurano i freni al consumo degli pneumatici). Gli Euro 7 dovrebbero essere introdotti entro il mese di luglio 2025 per auto e furgoni ed entro luglio 2027 per i veicoli pesanti. I costi? Un salasso ma non per la Commissione visto che nella valutazione d'impatto fa riferimento a uno studio di un consorzio di ricerca con aumenti compresi tra 180 e 450 euro per auto e furgoni e fino a 2.800 euro per autobus e camion.

"Fino a 10 volte superiori"

In realtà, però, lo studio portato avanti da Frontier-Ecomics chiesto dall''European Automobile Manufacturers Association (Acea) ha messo in luce ben altre cifre: "I costi diretti incrementali medi dei veicoli Euro 7 (rispetto a Euro 6/VI) sono in gran parte determinati dai costi di attrezzature e investimenti e sono di circa 2.000 euro per auto/furgone ICE e 12.000 euro per autobus/camion diesel. Queste stime sono da quattro a dieci volte superiori a quelle riportate nell'Euro 7 IA", hanno spiegato gli esperti economi. Oltre a questi costi diretti, gli esperti del settore hanno aggiunto un maggior consumo di carburante necessario a raggiungere gli standart per gli Euro 7 in media del 3,5% che comporta comporta costi indiretti aggiuntivi per i consumatori e le aziende logistiche.

"Sulla base di un calcolo approssimativo, ciò comporterebbe 17.500 euro in più sul chilometraggio del camion, mentre sarebbe di circa 700 euro per autovettura". Ma non è tutto perché nella valutazione d'impatto non sono stati inseriti ulteriori costi derivanti dalle emissioni dei pneumatici la cui nuova normativa, per la prima volta, introduce "l'abrasione"; i consumatori di auto più convenienti potrebbero trovarsi di fronte a prezzi nettamente più elevati per nuovi auumenti sui costi e perché molti modelli precedenti potrebbero non essere più messii n produzione a causa degli Euro 7 e conseguenti aumenti per i diversi limiti di emissione dei gas di scarico. Insomma, la materia è molto complessa tant'è che gli esperti di Frontiers-Economics sottolineano che "i costi ei benefici dell'attuazione di Euro 7 devono essere attentamente confrontati tra loro prima della sua introduzione. È essenziale che tutte le componenti dei costi rilevanti siano considerate e incluse in questa analisi poiché le implicazioni di Euro 7 sono di vasta portata".

"Non è questo il modo giusto"

Anche se nell'epoca della transizione energetica è corretto intraprendere vie sempre più green, "la proposta Euro 7 non è semplicemente il modo giusto per farlo, in quanto avrebbe un impatto ambientale estremamente basso a fronte di un costo estremamente elevato", ha affermato al Corriere Sigrid de Vries, direttrice generale dell’Associazione Europea dei Costruttori di Automobili. "La transizione verso l’elettrificazione consentirà di ottenere maggiori benefici per l’ambiente e la salute, sostituendo al contempo i veicoli più anziani sulle strade dell’Ue con modelli Euro 6/VI altamente efficienti".

"Prezzi ancora superiori"

Come abbiamo visto sul Giornale, non è assolutamente d'accordo con la Ce nemmeno Luca De Meo, vertice italiano di Acea, che ha specificato come i costi aggiuntivi sopra

descritti "non corrispondono ai prezzi di acquisto, ma fanno aumentare ulteriormente il valore per gli utenti finali; l'aumento dei prezzi sarebbe quindi probabilmente superiore alle cifre citate nello studio".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica