BF International ha firmato l'accordo per lo sviluppo di un progetto agricolo sostenibile nel Senegal

L'accordo ha l'obiettivo di incrementare la sovranità alimentare del Paese

BF International ha firmato l'accordo per lo sviluppo di un progetto agricolo sostenibile nel Senegal

BF International Best Fields Best Food Limited (BFI) – società ad alto contenuto tecnologico che fa capo a BF Spa, il più importante gruppo agroindustriale italiano, ha annunciato oggi la firma di un Memorandum of Understanding con la Municipalità di Kaour (Senegal), con l'obiettivo di sviluppare un innovativo progetto agricolo sostenibile nel paese africano.

L'accordo

Il piano è stato firmato dall’Amministratore Delegato di BFI, Federico Vecchioni, dal sindaco della Municipalità di Kaour, Seckou Ndiaye, alla presenza dell’Ambasciatrice d’Italia in Senegal, Caterina Bertolini e del Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e dell'Allevamento della Repubblica della Repubblica del Senegal, Mabouba Diagne.

La firma fa seguito all’accordo strategico con il Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e dell'Allevamento della Repubblica del Senegal – Mabouba Diagne – siglato lo scorso 17 gennaio che ha l’obiettivo di sviluppare un innovativo progetto agricolo sostenibile in diverse aree del paese africano.

Il progetto

Rientra nell’iniziativa italiana di cooperazione internazionale allo sviluppo in partenariato paritario pubblico-privato nella cornice Piano Mattei per l’Africa, e in particolare nell’Azione per il Rafforzamento degli Ecosistemi Agro-alimentari in Africa (AREA) – co-finanziata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), con CIHEAM Bari come knowledge partner ed ente esecutore della componente pubblica, e da BFI come parte privata.

All’interno del Piano Mattei il Senegal è stato riconosciuto come uno dei paesi chiave per la cooperazione internazionale in ambito agricolo, vista la grande rilevanza del settore agricolo nel paese, il potenziale di crescita e il grave impatto dal cambiamento climatico che ha portato a siccità frequenti e processi di desertificazione in forte aumento.

L'obiettivo

Il progetto si propone di favorire la crescita agricola, economica e sociale nei Paesi in cui opera, attraverso alleanze con partner istituzionali e industriali e sinergie con i governi locali per promuovere l’innovazione tecnologica e la sostenibilità nel settore agroindustriale.

"Questo accordo rappresenta un altro passo significativo nel nostro impegno per lo sviluppo sostenibile dell’agricoltura e delle risorse del continente africano. Investire nella valorizzazione delle risorse locali significa contribuire concretamente alla sicurezza alimentare e alla crescita economica del territorio. Il progetto riflette la nostra visione di un’agricoltura innovativa, inclusiva e internazionale, in linea con le iniziative avviate in altre aree del continente africano per replicare nel mondo il modello vincente di BF in un’ottica di collaborazione e partenariato” – ha spiegato Federico Vecchioni, Amministratore Delegato di BFI.

Le parole dell'ambasciatrice

Alle parole dell'Ad si sono poi unite quelle di Caterina Bertolini, Ambasciatrice d’Italia in Senegal. "Questo progetto ambisce a collaborare con il Senegal verso una trasformazione sostenibile dei suoi sistemi agroalimentari e verso una rafforzata sovranità alimentare del Paese, attraverso un'agricoltura sostenibile e innovativa, puntando sulla formazione e generando valore per le comunità locali".

Bertolini ha poi aggiunto: "Questi sono temi centrali nella politica estera italiana, in particolare in Africa, nel quadro del Piano Mattei. Questo progetto riflette appieno i principi del nostro nuovo approccio al continente africano, promuovendo un partenariato pubblico-privato e una cooperazione ad ampio spettro con il Paese partner. E il modo migliore per costruire questa collaborazione è mettere a disposizione le migliori competenze e conoscenze delle eccellenze italiane. Siamo particolarmente orgogliosi che il “saper fare” italiano possa dare un contributo decisivo alla crescita del Senegal”.

Lo sviluppo del progetto

Sulla base di quanto concordato, l’accordo prevede la realizzazione di un progetto agro-industriale che si svilupperà su una superficie di 10.000 ettari nell’area di Kaour, nel Sud del Paese. L’accordo quadro definisce gli impegni delle parti coinvolte, prevedendo la concessione dei terreni alla nuova società BFI Senegal SUARL, controllata da BFI in joint venture con i soggetti locali, la fornitura delle infrastrutture necessarie per lo sviluppo del progetto, oltre al mantenimento delle infrastrutture di elettricità e acqua e degli snodi stradali intorno alle aree in concessione al fine di supportare la logistica. BFI si impegna inoltre a mettere a disposizione macchinari, sementi e altri eventuali prodotti necessari per le operazioni agricole sui terreni.

Il model farm

Tra le attività previste, la creazione di una model farm, un modello di farm agroindustriale innovativo, sostenibile ed inclusivo che si adatta alle esigenze di ogni paese e comunità. La model farm, infatti, coniuga una piattaforma agricola all’avanguardia e un ecosistema integrato, creato per supportare e migliorare la qualità della vita dei lavoratori e delle famiglie, favorire l'agricoltura rigenerativa e sostenibile.

Fattore di grande rilevanza è l’approccio e la modalità di intervento: le terre identificate, infatti, sono offerte in concessione d’uso pluriennale da parte delle autorità competenti, nel rispetto delle normative locali. Questo approccio sostenibile introdotto da BFI in linea con il Piano Mattei, garantisce che sia la proprietà fondiaria sia la produzione agricola restino nella disponibilità dei Paesi stessi, migliorandone la sicurezza e il benessere alimentare.

La produzione

Le terre in concessione in Senegal sono destinate, come previsto dalle leggi locali, alle filiere di riso, mais, grano e palma da olio ad uso alimentare con produzione destinata al mercato interno del Paese. Alle iniziative in campo agronomico saranno affiancati programmi di formazione per sviluppare competenze nella gestione di sistemi colturali avanzati, promuovendo benefici socioeconomici per le comunità.

il progetto nella Repubblica del Senegal intende quindi favorire lo sviluppo agricolo per la sovranità alimentare del Paese con l’introduzione di tecnologie moderne, in un’ottica di sostenibilità e resilienza ai cambiamenti climatici, coinvolgendo i piccoli agricoltori e stimolando l'imprenditoria locale.

La soddisfazione del presidente di EFG Consulting

Grande soddisfazione in merito ai negoziati è stata espressa da Giovanni Bozzetti, Presidente di EFG Consulting: "Accogliamo con grande favore l’avvio dei negoziati per un accordo di libero scambio tra l’Unione Europea e gli Emirati Arabi Uniti. Si tratta di un passo strategico che potrà generare benefici concreti per le imprese europee, semplificando l’accesso a un mercato dinamico, in forte espansione e sempre più orientato all’innovazione".

Bozzetti ha poi aggiunto: "Gli Emirati rappresentano oggi una delle principali piattaforme di business e hub logistico-finanziario per l’intera regione del Golfo e oltre. Come EFG Consulting, da anni accompagniamo aziende europee nel loro percorso di internazionalizzazione verso il mercato emiratino, promuovendo sinergie e opportunità concrete. In questo contesto, la prossima edizione europea di Investopia, che si terrà a Milano il 16 maggio, assume un valore ancora più rilevante: sarà una piattaforma di dialogo privilegiata tra istituzioni, investitori e imprese per rafforzare i legami economici tra Europa ed Emirati Arabi Uniti".

In conclusione: "Ci

auguriamo che questo processo negoziale possa portare in tempi brevi alla definizione di un accordo ambizioso e moderno, in grado di stimolare investimenti, innovazione e crescita sostenibile su entrambe le sponde”.

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