Lombardia: risparmi familiari in crescita, ma prestiti alle imprese in calo

Il segretario Fabi Sileoni: “Milano strategica per il tessuto economico italiano”

Lombardia: risparmi familiari in crescita, ma prestiti alle imprese in calo
00:00 00:00

Nel 2024, la Lombardia si conferma ancora una volta come un motore economico trainante per l'Italia, con i risparmi delle famiglie che hanno raggiunto quasi i 550 miliardi di euro. Questo incremento del 9,6% rispetto all'anno precedente equivale a ben 48,3 miliardi di euro in più, segno di una crescente propensione al risparmio e agli investimenti finanziari. È quanto emerge da una ricerca della Fabi presentata in occasione dell’evento odierno “Milano Capitale Finanziaria Italiana”

Milano guida la crescita dei risparmi

Il capoluogo lombardo si conferma come il cuore pulsante della finanza regionale, registrando un aumento dei risparmi del 10%, pari a 20,9 miliardi di euro in più. La crescita degli investimenti finanziari è stata determinante, con un'impennata del 17,7% in fondi, azioni e titoli di stato. Tuttavia, si è registrata una leggera contrazione nei depositi bancari, scesi dello 0,7% (-649 milioni di euro), segno che una parte della liquidità è stata dirottata verso strumenti di investimento più remunerativi.

Le province lombarde: un quadro in evoluzione

Oltre a Milano, anche le altre province lombarde hanno mostrato un andamento positivo sul fronte del risparmio. A Brescia e Bergamo, ad esempio, la crescita è stata del 9,8%, rispettivamente con un incremento di 5,2 miliardi e 4,6 miliardi di euro. Entrambe le province si sono distinte per la forte espansione degli investimenti finanziari, con aumenti superiori al 19%.

Monza e Brianza segue un trend simile, con un incremento del 9,8% e 4 miliardi di euro in più, grazie a una decisa crescita del settore degli investimenti. Mantova si distingue per un aumento del 10%, spinta da un boom del 21% nei fondi di investimento.

Cremona e Como registrano anch'esse una crescita solida, con rispettivamente un +9,1% e +9,3%, grazie all'aumento degli investimenti finanziari che ha superato il 17%. A Lecco il risparmio cresce del 9,2%, sostenuto da una crescita degli investimenti superiore al 20%, mentre Varese segna un incremento dell'8,7% (+3,5 miliardi di euro), trainato da un forte orientamento agli investimenti.

Pavia (+8,5%) e Lodi (+7,9%) confermano una buona tenuta del risparmio, sebbene con tassi di crescita leggermente inferiori rispetto ad altre province lombarde. Sondrio rappresenta un caso particolare: qui, a differenza delle altre province, l'aumento ha riguardato sia i depositi sia gli investimenti, portando a una crescita complessiva dell'8,8% (+629 milioni di euro).

Prestiti: famiglie in ripresa, imprese in difficoltà

Se il risparmio familiare mostra segnali positivi, il mercato del credito lombardo racconta una storia diversa per le imprese. Mentre i prestiti alle famiglie sono aumentati dell'1% (+1,3 miliardi di euro), trainati in particolare da Milano (+2,2%) e Monza e Brianza (+1,1%), i finanziamenti alle imprese hanno subito una contrazione del 2,2%, pari a 4,42 miliardi di euro in meno. Unica eccezione è Lodi, dove i prestiti alle aziende sono cresciuti del 16,8%, in netta controtendenza rispetto al resto della regione.

Il commento del segretario Fabi Sileoni

Secondo Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi, «il ruolo trainante di Milano nella ricchezza della Lombardia e del Paese, nonostante il peso del costo della vita, conferma ancora una volta l'importanza strategica del risparmio nel tessuto economico italiano. La capacità di accumulare e gestire il risparmio si rivela infatti un asset fondamentale per la stabilità e la crescita economica complessiva del Paese».

Ha poi sottolineato come la grande liquidità accumulata nei conti correnti possa rappresentare un'opportunità mancata: «Se da un lato i risparmi depositati garantiscono una sicurezza finanziaria, dall'altro il mancato impiego di questa liquidità in strumenti di investimento più redditizi si traduce in una perdita di opportunità economiche».

Infine, ha evidenziato la necessità di un equilibrio tra prudenza e produttività: «La sfida è duplice: da un lato preservare la sicurezza finanziaria derivante dal

risparmio, dall'altro canalizzare queste risorse verso investimenti produttivi, capaci di generare rendimenti e alimentare il ciclo virtuoso dell’economia. In questo quadro, l'educazione finanziaria gioca un ruolo cruciale».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica