Milleproroghe, Occhiuto (Fi): "Battaglia su turnover forze dell'ordine, troveremo un accordo"

Il relatore di Forza Italia, Mario Occhiuto, fa il punto sul Milleproroghe: trattative complesse con le opposizioni su turnover forze dell’ordine, sugar tax e rottamazione quater

Milleproroghe, Occhiuto (Fi): "Battaglia su turnover forze dell'ordine, troveremo un accordo"

In un momento di intensa trattativa sul decreto Milleproroghe, il relatore di Forza Italia, Mario Occhiuto, ha fatto il punto con il Giornale sulla discussione in corso, sottolineando le principali questioni aperte e le difficoltà nel trovare un'intesa con le opposizioni. Oggi la riunione della commissione Affari costituzionali è stata rinviata al termine dei lavori d’Aula per consentire una decantazione dell’impasse politico ma i problemi non sono pochi.

"Stiamo discutendo su vari temi prima di passare ai voti sugli emendamenti segnalati, altrimenti non ce la facciamo a votarli tutti" ha spiegato Occhiuto. Tra i punti centrali del dibattito figurano la proroga del turnover per le forze di polizia e vigili del fuoco, la sugar tax e la rottamazione quater.

"Noi avevamo dei temi importanti sul piano politico, ma alcuni non hanno avuto un parere favorevole dai ministeri (in primis il Mef; ndr). Per esempio, la deroga al turnover per le forze di polizia e vigili del fuoco era per noi fondamentale, ma non ha ottenuto il via libera", ha dichiarato. Anche il rinvio della sugar tax è stato uno dei punti qualificanti per il centrodestra. "Era un tema politico importante, su cui continuiamo a batterci."

Tra le proroghe che hanno ottenuto il via libera, Occhiuto ha citato i brevetti dei bagnini e le facoltà assunzionali per le università, oltre alla produzione di biocarburanti d'olio di palma e l'autorizzazione paesaggistica. Tuttavia, sulle misure più onerose, come il turnover delle forze dell'ordine, la battaglia politica continua: "Per noi resta fondamentale, anche se ora non rientrerà nel provvedimento per questioni finanziarie. Lo riproporremo".

Il nodo della rottamazione quater

Un altro punto caldo della discussione è la rottamazione quater, che mira a consentire ai soggetti già aderenti di rientrare nel beneficio anche se non hanno versato qualche rata. "È un'attenzione particolare per chi ha avuto difficoltà e rischiava di dover pagare una cifra quasi doppia. Chi ha già aderito potrà rimettersi in regola nei due anni successivi" ha spiegato Occhiuto. Su questo fronte l'opposizione si è mostrata particolarmente critica ma, secondo il relatore di Forza Italia, la questione potrebbe trovare una mediazione. "Per il concordato preventivo biennale c'è una chiusura totale, ma sulla rottamazione, se riformuliamo l'emendamento o riprendiamo quello della Lega, si può trovare una quadra". Nel tardo pomeriggio è giunto a Palazzo Madama anche il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Vincenzo Carbone, per approfondire la questione.

La trattativa con le opposizioni

Occhiuto ha anche evidenziato la necessità di chiudere un accordo con le altre forze politiche per evitare che i lavori si complichino ulteriormente. "Se non troviamo un'intesa, tutto finisce in Aula e con 1.266 emendamenti da votare sarebbe ingestibile" ha affermato. "Ora ci sono circa ottanta pareri favorevoli che riguardano tutte le forze politiche, vediamo se riusciamo a chiudere", ha aggiunto

Le opposizioni contrastano duramente soprattutto lo slittamento del concordato preventivo, ritenendolo inaccettabile. "Abbiamo spiegato che la rottamazione riguarda solo chi aveva già aderito e non nuove adesioni. Si tratta solo di recuperare chi non è riuscito a pagare, ma loro restano contrari", ha spiegato Occhiuto.

Il ruolo del Partito Democratico e del M5S

Rispetto alla posizione del Pd e del Movimento 5 Stelle, Occhiuto ha sottolineato che la trattativa con il Partito Democratico è più aperta: "Con il Pd credo che si possa trovare un accordo, perché hanno fatto richieste su alcuni temi come il comparto della moda, che è effettivamente in crisi. Anche noi avevamo presentato emendamenti in merito, quindi si può arrivare a un'intesa", ha sottolineato.

Il governo, intanto, si è impegnato a presentare i pareri del Ministero dell'Economia mancanti su alcuni emendamenti e a far pervenire la relazione tecnica sulla rottamazione quater e il concordato biennale, testo che le opposizioni vorrebbero ritirare per evitare la votazione di tutti i 1.200 emendamenti depositati.

La sugar tax e le preoccupazioni di Confindustria

Tra le questioni più dibattute c'è anche la sugar tax, che ha scatenato forti proteste tra le imprese del settore. Cristina Busi, presidente di Confindustria Catania e vicepresidente di Assobibe, ha definito la tassa "un attacco diretto a un settore strategico per l'economia siciliana e nazionale. Una tassa ingiusta e punitiva, che rischia di distruggere una filiera che crea occupazione e valore, dalla produzione agricola alla distribuzione". Le imprese chiedono che il governo rinvii o cancelli definitivamente questa imposta, che prevede un aumento medio del 28% sulla fiscalità per litro di bibite.

Il centrodestra ha inserito nel Milleproroghe un emendamento per il rinvio della sugar tax, considerandola dannosa per le imprese e i consumatori. "È una misura che penalizza l'economia e scarica costi insostenibili sul mercato interno", ha dichiarato Busi. Anche su questo punto la trattativa con il governo resta aperta.

Verso la conclusione

"Sono convinto che alla fine un accordo si troverà", ha chiosato Occhiuto.

"Stiamo cercando una mediazione che permetta di approvare gli emendamenti fondamentali, mantenendo fermi i principi per cui Forza Italia si batte da sempre. Con il Pd si può discutere, con il M5S è più difficile, ma la volontà è arrivare a un'intesa pragmatica per il bene del Paese", ha concluso.

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