Misure fiscali, supporto al settore immobiliare e auto elettriche: gli obiettivi economici di Pechino

Il ministro delle Finanze ha elencato tutti i passi che il governo centrale farà per mantenere salda la salute fiscale del Paese. Continua il dibattito sui dazi europei alle auto elettriche

Misure fiscali, supporto al settore immobiliare e auto elettriche: gli obiettivi economici di Pechino
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La salute fiscale della Cina sembra essere solida. Secondo quanto dichiarato dal ministro delle Finanze Lan Fo'an, citato da Cmg (China Media Group), il Paese potrebbe riuscire a raggiungere gli obiettivi di bilancio del 2024. Un risultato, questo, che sarebbe dovuto alle misure adottate dal governo di Pechino, alle quali si aggiungeranno anche altri strumenti politici ancora allo studio e gli aggiustamenti anticiclici già discussi.

Il ministro ha anche dichiarato che verranno introdotte una serie di misure volte a stimolare la crescita, espandere la domanda interna e mitigare i rischi. Tra queste, il sostegno sostanziale ai governi locali per risolvere i problemi di debito nascosti e l'emissione di obbligazioni nazionali speciali per aumentare il capitale di base delle principali banche commerciali statali. L’obiettivo, secondo quanto riferito, sarebbe il miglioramento della capacità di gestione del rischio e di erogazione del credito delle banche, affinché vi sia un sostengo anche all’economia reale.

Sforzi ulteriori, inoltre, sono stati annunciati per quanto riguarda la stabilizzazione del mercato immobiliare, attraverso l'impiego di obbligazioni speciali dei governi locali, fondi dedicati e politiche fiscali specifiche. Il ministro delle Finanze ha anche annunciato un maggiore sostegno ai gruppi vulnerabili.

“I messaggi chiave sono che il governo centrale può emettere più obbligazioni e aumentare il deficit fiscale, e che il governo centrale intende emettere più obbligazioni per aiutare i governi locali a pagare i loro debiti", ha dichiarato Zhang Zhiwei, presidente e capo economista di Pinpoint Asset Management. “Se queste politiche mirate saranno rapidamente efficaci, il raggiungimento dell'obiettivo di crescita di quest'anno, pari a circa il 5%, è fattibile”, ha aggiunto Bruce Pang, capo economista di JLL Greater China.

Oltre al mercato immobiliare, altro settore di grande importanza per l’economia cinese è quello dei veicoli elettrici. Stando a quando dichiarato da Bloomberg, la decisione dell’Unione europea di imporre tariffe fino al 45% sulle auto elettriche prodotte nel gigante asiatico sarebbe “un passo falso che si spera possa dare il via a negoziati reciprocamente vantaggiosi invece che ad una guerra commerciale, che lascia entrambe le parti in una situazione peggiore”.

Sul media americano si legge che la politica di Bruxelles in materia di veicoli elettrici potrebbe essere una lama a doppio taglio, che minerebbe i suoi obiettivi di decarbonizzazione, riducendo la pressione competitiva sulle imprese nazionali e soffocando sia l’innovazione, sia la produttività, minando di conseguenza “l’impegno dell’Ue per il libero scambio”.

I sostenitori dei dazi hanno affermato che essi spingeranno la Cina ad aprire fabbriche in Europa, ma secondo Bloomberg servirà tempo a Pechino prima di poter costruire reti di assistenza e distribuzione nel vecchio continente.

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