«È indispensabile e urgente l’allungamento della durata dei mutui a tasso variabile».
L’invito alle banche arriva direttamente dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel suo intervento all’assemblea dell’Abi in cui ha sottolineato che «l’impatto delle rate è talvolta insostenibile per le famiglie». La situazione non è facile. Secondo i dati della Fabi, il totale dei mutui non rimborsati è di 6,7 miliardi, cifra che si compone di 2,7 miliardi di sofferenze, 3,4 di inadempienze probabili e 0,6 miliardi di rate scadute.
Le parole di Giorgetti seguono quelle di Matteo Salvini, che aveva anticipato un’iniziativa del governo per congelare le rate dei mutui a tasso variabile, cresciuti dopo i ripetuti rialzi dei tassi d’interesse della Banca centrale europea. Il titolare del Tesoro, nel constatare lo stato di salute del sistema bancario, è tornato sulla necessità di un adeguamento degli interessi sui conti correnti: «In un contesto che appare positivo mi aspetto una rapido avvicinamento tra i margini d'interesse applicati ai crediti erogati a quelli riconosciuti sulle somme accantonate nei conti correnti». Nel contesto attuale, «contribuirebbe ad alleviare l'impatto della pressione inflazionistica».
Sulla sponda bancaria, il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, ha ricordato che «le banche in Italia mantengono quasi i due terzi dei mutui a tasso fisso, con tassi di raccolta in continuo aumento», ma su richiesta si può «allungare la durata dei mutui per chi è in regola con i pagamenti o realizzare surroghe». Nel confermare la disponibilità del settore a venire incontro a famiglie e imprese, Patuelli ha auspicato «un cambio delle regole troppo rigide» dell’Eba, l’autorità bancaria europea, «per chi è in ritardo sui pagamenti delle rate dei mutui che non permette alle banche una maggiore flessibilità». Infatti, non è possibile applicare l’allungamento del mutuo a chi le rate ha già iniziato a non pagarle. Sugli interessi attivi, invece, Patuelli ha ricordato che le banche in Italia «non hanno mai applicato tassi negativi sui depositi» e remunerano già i risparmiatori» con «investimenti per la liquidità a medio e lungo termine».
Tra le prime ad aver accolto l’invito di Giorgetti c’è Intesa Sanpaolo. Ad annunciarlo è il presidente dell’istituto Gian Maria Gros-Pietro dopo l’esecutivo Abi che ha seguito l’assemblea: «Io credo che si possa fare, il problema non riguarda le banche ma le regole della Bce che devono rispettare».
Gros-Pietro ha spiegato che «in Abi il clima è favorevole» e che «tutto quello che si può fare per il paese, i clienti e il governo lo facciamo». Per il presidente, inoltre, non «serve» uno specifico protocollo fra governo e istituti.
Da circa un mese, Unicredit ha messo a disposizione una maggiore flessibilità nel rimborso dei mutui di privati e famiglie. La possibilità viene rinnovata per chi non ne abbia già usufruito, rimodulando a zero spese il proprio mutuo, sospendendo per 12 mesi il rimborso della quota capitale, oppure riducendo l’importo della rata tramite l’allungamento della scadenza per un periodo fino a un massimo di 4 anni.
Riscadenziamenti e surroghe pure per Banco Bpm.Sull’allungamento della durata dei mutui, però, il Codacons chiede «garanzie» perché «a fronte di un contenimento della rata mensile, rischiano di subire una stangata sulla spesa per interessi».
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