Nasce la scuola Relazioni industriali, un grande passo avanti per il mondo del lavoro dell'ANCL

Nell'ottica dell'innovazione e del miglioramento dei sistemi di relazioni industriali in Italia, nasce la scuola Relazioni industriali (ASRI) dell'Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro (ANCL)

Nasce la scuola Relazioni industriali, un grande passo avanti per il mondo del lavoro dell'ANCL
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Nasce, per volontà del Centro studi nazionale dell'Ancl -l'Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro - la scuola Relazioni industriali (ASRI), un organo scientifico in grado di fornire il proprio contributo al sistema di Relazioni industriali e più in generale del mercato del lavoro: "Un luogo di cooperazione e di confronto che possa favorire un dialogo libero e costruttivo tra parti sociali e tra teorici e tecnici del diritto, che sia un incubatore di idee e buone prassi al fine di contribuire alla crescita e alla divulgazione della contrattazione collettiva" ha spiegato Dario Montanaro, presidente Nazionale Ancl, nel corso dell’inaugurazione della Scuola.

Un grande passo avanti

Sono passati settanta anni dalla sua costituzione e con questo progetto l'Ancl, continua il suo cammino di evoluzione e supporto al mercato del lavoro. "Un passo che potremmo definire storico, con un progetto che ha come cifra identificativa la collaborazione e il confronto fra professionisti, rappresentanti istituzionali, docenti e rappresentanti delle parti sociali, delle associazioni sindacali e datoriali, nell’ottica dell’innovazione e del miglioramento dei sistemi di relazioni industriali in Italia", ha continuato Montenaro.

L'Asri, diventerà un contenitore dove confluiranno le singole competenze, a partire da quella altamente professionale dei Consulenti del lavoro. "Un luogo libero da connotazioni politico-ideologiche, catalizzatore di idee, che sarà coordinato dal comitato scientifico composto da professionisti, docenti e parti sociali".

Un confronto importante

Dal salario minimo agli strumenti messi a disposizione dalla contrattazione collettiva per incentivare la capacità di retention e attrattività dei talenti da parte delle imprese, sono stati i temi centrali su cui le oltre 500 persone, fra rappresentanti delle parti sociali, del mondo professionale e accademico, si sono confrontati. Un grande lavoro sottolineato anche dalla vice presidente del Senato, Licia Ronzulli, nel suo un messaggio di saluto, seguito da quello del Direttore dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, Paolo Pennesi e dei dirigenti di categoria.

L'importanza dei consulenti del Lavoro per il nostro Paese

"Il contributo dei Consulenti del lavoro al Paese in questi anni è stato determinante. Non solo per l’impegno quotidiano nell’ambito della previdenza e dell’assistenza sociale nella gestione del personale, o alle relazioni con Inail, Inps, sindacati e associazioni datoriali, ma anche allo sforzo sostenuto a causa del Covid, per quanto riguarda le Casse integrazione e le procedure per bonus e incentivi destinati alle imprese o ai privati.

Anche grazie alle misure del governo – ha proseguito Ronzulli – il nostro mercato del lavoro è finalmente in crescita e per individuare soluzioni che siano in grado di soddisfare le esigenze di lavoratori, imprese e professionisti, sono indispensabili lo sforzo e la collaborazione di tutti gli operatori: parti sociali, accademici e professionisti, così come la politica.

In nome di questa sinergia, le istituzioni devono dimostrare di avere capacità di ascolto, verso la vostra categoria, e di efficienza, intervenendo con provvedimenti legislativi per superare ogni eventuale difficoltà”, ha concluso.

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