Pensioni, Cgil e Uil all'attacco. Ma la loro proposta non c'è

Cgil e Uil lamentano l'assenza di risposte del governo alle loro proposte. Ma il ministro del Lavoro Calderone replica: proposte mai arrivate

Pensioni, Cgil e Uil all'attacco. Ma la loro proposta non c'è

Si è aperto oggi il primo tavolo per il confronto sulle pensioni che proseguirà spedito con tavoli settimanali a partire dall’incontro dell’8 febbraio dedicato alle misure per giovani e donne. Insieme al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, erano presenti all’incontro con le associazioni datoriali e sindacali i sottosegretari Claudio Durigon (Lavoro) e Federico Freni (Economia e Finanze), i vertici dell’Inps e l’ufficio legislativo del ministero della Pubblica Amministrazione.

L’attuale quadro della spesa pensionistica e la sua evoluzione nel tempo hanno fatto da premessa all’incontro. Con un intervento del presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, che ha messo a fuoco la difficoltà dell’Istituto di previdenza sociale in un momento di crollo demografico. Anticipando che, in assenza di una inversione di rotta, nel 2050 avremo un lavoratore che sostiene con i suoi contributi la pensione di un ex lavoratore. Non a caso, durante l’incontro, il ministro Calderone ha anticipato la volontà di ripristinare permanentemente il Nucleo di valutazione della spesa previdenziale per meglio monitorare i fattori che influenzano l’andamento del settore consentendo così una revisione sostenibile del complesso sistema pensionistico vigente.

Le direttrici di sviluppo del confronto viaggiano verso un ulteriore miglioramento dell’attuale normativa vigente. In particolare, per quanto riguarda la flessibilità in uscita - e specialmente in riferimento alle categorie più interessate da lavori usuranti – e per la revisione delle pensioni sperimentali come Opzione Donna e il potenziamento della previdenza complementare, con un’azione di vera e propria educazione previdenziale mirata a rendere più adeguati gli assegni pensionistici. Sul tavolo anche l’attenzione ai meccanismi di staffetta generazionale al fine di favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro senza disperdere il patrimonio di competenze dei più anziani con una cooperazione virtuosa fra Stato e Imprese per favorire il ricambio generazionale.

"La razionalizzazione dei sistemi di accesso a pensione che ci proponiamo di realizzare risponde alla volontà di dare certezze a quanti, dopo una vita di lavoro, si interrogano rispetto alle effettive prospettive pensionistiche", ha affermato la Calderone. Che ha aggiunto: "Serve un quadro chiaro e stabile di norme affinché i singoli possano scegliere come eventualmente provvedere a integrare gli assegni, con congruo anticipo e in maniera sostenibile".

Non soddisfatti del quadro descritto, i due segretari di Cgil e Uil hanno lamentato comunque l’assenza di risposte alle proposte inserite nella piattaforma al termine dell’incontro. "Continuare ad avere tavoli megagalattici con una quantità di associazioni va benissimo – ha affermato Maurizio Landini, segretario Cgil - ma noi vogliamo avviare una trattativa nella quale il governo deve rispondere alle richieste fatte da Cgil Cisl e Uil". "Continuiamo a insistere per avere risposte immediate su alcuni punti che sono noti al governo", ha dichiarato il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, al termine dell’incontro.

Non si è fatta attendere la replica della Calderone che ha fatto notare ai due sindacalisti (più prospettica è stata l’analisi del segretario della Cisl) che il ministero del Lavoro – al contrario di altri partecipanti al tavolo – fino a stamattina non aveva ancora ricevuto ufficialmente le proposte ("piattaforma") della Triplice.

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