Riforma fiscale, più soldi per 11,8 milioni di famiglie

L’analisi Istat: all’anno 586 euro in più per il 45% dei nuclei grazie al taglio dell'Irpef e alla decontribuzione. E l’Assegno di Inclusione premia chi si attiva

Riforma fiscale, più soldi per 11,8 milioni di famiglie
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L’ultima analisi dell’Istat conferma i risultati positivi delle politiche economiche introdotte dal governo Meloni nel 2024. La riforma dell’Irpef, il potenziamento della decontribuzione per i lavoratori dipendenti e le nuove misure di sostegno alle famiglie hanno generato effetti tangibili sui redditi disponibili degli italiani, dimostrando l’efficacia della strategia fiscale adottata.

Più soldi nelle tasche degli italiani

Secondo l’Istat, grazie alla riforma Irpef e alle misure di decontribuzione, 11,8 milioni di famiglie, pari al 45% delle famiglie italiane e al 78,5% di quelle con almeno un lavoratore dipendente, hanno beneficiato di un aumento medio del reddito disponibile pari a 586 euro all'anno. Un risultato che conferma l’impegno del governo nel sostenere il potere d’acquisto delle famiglie e dei lavoratori, anche in un contesto economico internazionale complesso.

Particolarmente significativo l’impatto sulle lavoratrici madri, per le quali l’esonero totale dei contributi ha generato un beneficio medio annuo di oltre 1.000 euro, con punte di 1.800 euro per coloro con retribuzioni superiori a 35.000 euro. Una misura che, oltre a sostenere la natalità, incentiva la partecipazione femminile al mercato del lavoro.

Un sistema fiscale più equo e meno oppressivo

L’intervento di riduzione fiscale ha permesso anche di migliorare il reddito disponibile per 9,6 milioni di famiglie, grazie alla diminuzione delle imposte dirette, con un beneficio medio di 251 euro annui. La strategia di alleggerimento della pressione fiscale voluta dal governo si è dunque rivelata efficace, lasciando più risorse ai cittadini e stimolando la ripresa economica.

L’abolizione del Reddito di cittadinanza: un passo verso una politica del lavoro attiva

Il passaggio dal Reddito di cittadinanza all’Assegno di Inclusione (Adi) ha inevitabilmente comportato una riduzione del reddito per circa 850.000 famiglie, con una perdita media annua di circa 2.600 euro. Tuttavia, questa transizione era necessaria per superare un sistema che, di fatto, incentivava l’inattività lavorativa. Con l’introduzione dell’Adi e del Supporto per la Formazione e il Lavoro, l’obiettivo del governo è stato quello di promuovere politiche attive per l’occupazione, favorendo il reinserimento nel mercato del lavoro di chi è realmente in grado di lavorare.

Anche il Sud sta meglio

L’efficacia della riforma fiscale è testimoniata dalla riduzione della diseguaglianza dei redditi primari di oltre 16 punti percentuali, con un impatto particolarmente significativo nel Mezzogiorno. Sebbene l’indice di Gini del reddito disponibile sia lievemente aumentato (dal 30,25% al 30,40%), questa variazione marginale non inficia il successo complessivo della strategia fiscale del governo, che ha favorito milioni di lavoratori e famiglie.

Osnato (Fdi): “Confermato il successo della riforma"

I dati parlano chiaro: la riforma Irpef, la decontribuzione e il superamento del Reddito di cittadinanza stanno contribuendo a rendere il sistema fiscale più equo ed efficiente, premiando chi lavora e incentivando la crescita economica.

"I dati diffusi oggi dall'Istat dimostrano che la riforma Irpef voluta dal Governo Meloni sta portando benefici tangibili a milioni di italiani. Oltre 11,8 milioni di famiglie - pari al 45% di quelle residenti e al 78,5% di quelle con almeno un lavoratore dipendente - hanno visto aumentare il proprio reddito disponibile, con un guadagno medio di 586 euro all'anno. Un risultato concreto che conferma l'efficacia delle scelte di politica fiscale adottate". Così in una nota Marco Osnato, presidente della Commissione Finanze della Camera e responsabile economico di Fratelli d'Italia. "L'Istat certifica che la riforma ha avuto un impatto significativo sulla redistribuzione del reddito, lasciando più risorse nelle tasche dei cittadini e sostenendo la ripresa economica. Misure come la decontribuzione e il taglio dell'Irpef si sono dimostrate strumenti efficaci per dare sollievo ai lavoratori e alle famiglie in un contesto economico complesso", prosegue Osnato.

"Questi numeri smentiscono chi, per mesi, ha cercato di screditare la riforma con polemiche pretestuose. Continueremo su questa strada, con l'obiettivo di ridurre ulteriormente la pressione fiscale e lasciare più soldi nelle tasche degli italiani", conclude Osnato.

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