Riforma del fisco, tasse a rate e acconti ridotti

La delega fiscale introduce alcune modifiche che la maggioranza è pronta ad approvare. Le novità di rilievo sono la rateizzazione delle tasse di novembre, la ritenuta d’acconto dimezzata e la già annunciata abolizione del Superbollo auto. Ecco la riforma del fisco

Riforma del fisco, tasse a rate e acconti ridotti
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La maggioranza sta dando il via a una riforma del fisco che cambierà il sistema tributario nel giro di un paio d’anni, e le modifiche alla delega fiscale su cui l’esecutivo Meloni sta spingendo sono la parte più evidente della metamorfosi in atto.

Il governo ha espresso la volontà di destinare alla diminuzione della pressione fiscale tutto ciò che viene recuperato dall’evasione e, da questo punto di vista, occorre sottolineare gli sforzi della Lega che si è fatta promotrice di molte delle modifiche che passeranno il 20 giugno al vaglio della commissione Finanze alla Camera dopo lo stop imposto dal decesso dell’ex premier Silvio Berlusconi.

Le semplificazioni proposte sono molte e vertono nella direzione auspicata dal governo che, storicamente, avverte la necessità di armonizzare il rapporto tra contribuenti e fisco.

La riforma del fisco

La carne al fuoco è tanta ma i piatti più roventi sono la rateizzazione delle tasse di novembre da spalmare in sei rate da pagare l’anno successivo, la riduzione di almeno del 50% della ritenuta d’acconto (che passerà al 10% dal 20% attuale), la soppressione di diverse microtasse, tra le quali il Superbollo.

La Lega ha depositato diverse proposte, su tutte l’estensione della mini flat tax anche alle associazioni professionali e alle società di professionisti i cui membri non hanno ancora compiuto i 35 anni di età. C’è anche l’uso del modello F24 per tutti i versamenti e lo smantellamento graduale dello split payment, del reverse charge e della normativa attuale sulle società di comodo.

A corredo la progressiva compressione della Tobin tax fino alla totale abolizione. Sono tutte proposte che, salvo colpi di scena, dovrebbero essere approvate.

Le proposte dell’opposizione

L’abolizione della Flat tax è richiesta da +Europa, mentre Italia Viva insiste sull’Iva agevolata per gli interventi di messa in sicurezza delle zone esposte a frane e alluvioni.

Più schieramenti politici chiedono anche che venga rivista la figura del Garante nazionale del contribuente, ossia l’organo che funge da mediatore tra cittadini e amministrazioni finanziarie e, pure a gran voce, viene chiesto l’annullamento del contributo per l’ammissibilità delle istanze di interpello, ovvero le richieste di chiarimenti che i soggetti fiscale possono richiedere all’Agenzia delle Entrate. In totale sono stati presentati circa 600 emendamenti.

Gli scaglioni Irpef

Rimane attuale anche la questione dell’Irpef, con la volontà della premier Giorgia Meloni di ampliare lo scaglione più basso affinché possano rientrarvi il maggior numero di lavoratori possibile e, parallelamente, con la riduzione da 4 a 3 fasce di aliquote.

Gli effetti si dovrebbero vedere già a partire dal nuovo anno anche se, il viceministro dell’Economia e delle Finanze Maurizio Leo è solito ribadire che tutto ciò sarà possibile soltanto se il governo troverà le risorse necessarie.

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