
Un appello all’unità. Lo lancia dal carcere Ekrem Imamoglu, sindaco dell’opposizione di Istanbul, incarcerato con l’accusa di frode in quello che il suo partito definisce un «colpo di stato» per impedirgli di candidarsi alla presidenza della Turchia.
«Chi pensa che non saremo in grado di celebrare la festa si sbaglia di grosso! Perché troveremo sicuramente un modo per stare insieme!», ha detto Imamoglu in un messaggio trasmesso dai suoi avvocati su X. La principale forza di opposizione turca, il Partito Repubblicano del Popolo (Chp), ha avviato una campagna di raccolta firme per chiedere elezioni presidenziali anticipate e la liberazione del suo candidato Imamoglu.
Intanto è scontro aperto tra Turchia e Svezia dopo l’arresto a Istanbul del giornalista svedese Joakim Medin, giunto nella città sul Bosforo per partecipare alle proteste dell’opposizione.
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