Appello Imamoglu: "Restiamo uniti"

Appello Imamoglu: "Restiamo uniti"
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Un appello all’unità. Lo lancia dal carcere Ekrem Imamoglu, sindaco dell’opposizione di Istanbul, incarcerato con l’accusa di frode in quello che il suo partito definisce un «colpo di stato» per impedirgli di candidarsi alla presidenza della Turchia.

«Chi pensa che non saremo in grado di celebrare la festa si sbaglia di grosso! Perché troveremo sicuramente un modo per stare insieme!», ha detto Imamoglu in un messaggio trasmesso dai suoi avvocati su X. La principale forza di opposizione turca, il Partito Repubblicano del Popolo (Chp), ha avviato una campagna di raccolta firme per chiedere elezioni presidenziali anticipate e la liberazione del suo candidato Imamoglu.

Intanto è scontro aperto tra Turchia e Svezia dopo l’arresto a Istanbul del giornalista svedese Joakim Medin, giunto nella città sul Bosforo per partecipare alle proteste dell’opposizione.

La presidenza turca ha confermato che il reporter, 40 anni, che lavora per il giornale svedese Dagens Etc, fermato al suo atterraggio il 27 marzo scorso e dietro le sbarre il giorno dopo, è accusato di «partecipazione in organizzazione terroristica armata» e di «insulto al presidente». L’incriminazione si riferirebbe a una sua partecipazione nel 2023 a una manifestazione a Stoccolma in favore del partito armato curdo Pkk.

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