Telefonata tra Usa e Russia: cosa c'è dietro la rivelazione del Pentagono

Il colloquio telefonico ha fatto seguito a quello del 25 giugno ed è stato il secondo tra il segretario alla Difesa americano e Andrei Belousov, che a maggio ha sostituito Sergei Shoigu

Telefonata tra Usa e Russia: cosa c'è dietro la rivelazione del Pentagono
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Nonostante le tensioni crescenti tra Russia e Stati Uniti, i canali ufficiali di comunicazione tra gli ufficiali di alto rango sono rimasti aperti. Il Pentagono ha riferito che Lloyd Austin ha avuto un colloquio telefonico con il ministro della Difesa di Mosca Andrei Belousov.

La comunicazione tra i due è stata le seconda e ha fatto seguito a quella del 25 giugno, la prima volta in cui il segretario alla Difesa americano ha parlato con il titolare del dicastero della Federazione, che ha sostituito a maggio Sergei Shoigu. Stando a quanto riferito dal maggiore generale Patrick S. Ryder, addetto stampa del Pentagono, durante la telefonata Austin ha “sottolineato l'importanza di mantenere le linee di comunicazione in mezzo alla guerra in corso della Russia contro l'Ucraina”. Secondo un comunicato del ministero della Difesa russo, il colloquio è avvenuto su iniziativa di Mosca e i due hanno discusso della “questione della prevenzione delle minacce alla sicurezza e della riduzione del rischio di una possibile escalation”. Belousov avrebbe anche evidenziato “il pericolo di un'ulteriore escalation della situazione in relazione alla continua fornitura di armi americane alle forze armate dell'Ucraina”.

Come riportato dal New York Times, nel corso degli oltre due anni di conflitto la mancanza di comunicazione tra gli alti ufficiali militari di Mosca e Washington ha alimentato al Pentagono i timori riguardo ai rischi di potenziali errori di calcolo da parte della Russia o degli Stati Uniti. I rapporti tra i due Paesi si sono particolarmente inaspriti da quando il presidente Joe Biden ha autorizzato l’Ucraina a colpire con armi occidentali obiettivi all’interno delle regioni della Federazione confinanti con la nazione invasa.

La sua decisione è stata imitata da altre cancellerie del blocco Ue-Nato, scatenando l’ira e le accuse del Cremlino che ha più volte additato la mossa come un passo verso l’escalation e il conflitto aperto tra i due blocchi. Una postura, questa, rafforzatasi dopo il vertice dell’Alleanza a Washington durante il quale l’adesione di Kiev al Patto atlantico è stata definita “irreversibile” e gli Stati Uniti hanno dichiarato il loro intento di schierare missili a lungo raggio in Germania, per rafforzare la deterrenza. “Questa è una pura provocazione, un nuovo, molto pericoloso ciclo di escalation della tensione”, ha tuonato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov.

Per quanto riguarda l’ingresso dell’Ucraina nella Nato, il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitri Medvedev ha espresso la sua “conclusione ovvia”.

Dobbiamo fare di tutto affinché il ‘percorso irreversibile’ dell’Ucraina verso la Nato si concluda con la scomparsa dell’Ucraina o la scomparsa della Nato. O ancora meglio, con la scomparsa di entrambe”, ha scritto su Telegram.

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