Freeland, Ananad e Carney: chi sono i possibili successori di Trudeau

Una ex vicepremier, una ministra e un ex governatore della Banca centrale: sono questi i tre papabili a succedere al premier canadese dimissionario

Freeland, Ananad e Carney: chi sono i possibili successori di Trudeau
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Dopo dieci anni il Canada è costretto ad una poderosa sterzata in seguito alle dimissioni di Justin Trudeau. Il Paese si avvia verso una doppia transizione: quella all'interno dei Liberali e quella politica, alle prossime elezioni federali. Immediata la reazione di Donald Trump, che lo ha accusato di aver lasciato l'incarico a causa dei dazi. "Molta gente in Canada - ha scritto Trump su Truth - ama essere il 51esimo Stato americano. Se il Canada si fondesse con gli Stati Uniti non ci sarebbero tariffe, le tasse andrebbero giù e loro sarebbero totalmente al sicuro dalle minacce delle navi russe e cinesi che li circondano di continuo". "Insieme - ha aggiunto - che grande nazione sarebbe".

Freeland, l'ex vicepremier

Fra i tre papabili alla successione, spiccano i nomi di due donne. La prima è Chrystia Freeland, ex vice premier e ministra delle Finanze, la cui clamorosa uscita dal governo sbattendo la porta ha esacerbato la grave crisi che già viveva il premier. La 56enne ex giornalista, nata nella provincia di Alberta da una madre ucraina, è stata nel governo di Trudeau sin dal 2015. Da ministro degli Esteri nel 2019 ha guidato i negoziati per un il nuovo Nafta voluto da Trump per regolare il libero scambio tra Usa, Canada e Messico. Al primo ministro Trudeau è stato chiesto dai giornalisti, nel bel mezzo del suo annuncio delle dimissioni da leader liberale, qual è la sua versione dei fatti di ciò che è accaduto con l'uscita di Freeland dal governo. Trudeau ha dichiarato che è stata "un'incredibile partner politica" nonostante le divergenze sul modo di affrontare la minaccia dei dazi di Donald Trump a dicembre.

Anand, ministra dei Trasporti

L'altra possibile candidata è Anita Anand, 57enne avvocato entrata in politica nel 2019 e attuale ministra dei Trasporti, dopo essere stata nominata nel 2021 ministra della Difesa, posizione da cui ha guidato l'impegno del Canada per fornire aiuti militari all'Ucraina dopo l'invasione russa. Anand è spesso considerata uno dei membri più ambiziosi del Partito liberale. L'avvocatessa è entrata a far parte della scena politica nel 2019, quando è stata eletta per rappresentare la circoscrizione di Oakville, appena fuori Toronto. Le è stato immediatamente assegnato l'incarico ministeriale di servizi pubblici e appalti, che la pose al timone di una missione volta a garantire vaccini e dispositivi di protezione individuale durante la pandemia di Covid-19. Quando Anand fu estromessa dai precedenti incarichi per supervisionare il Consiglio del Tesoro, molti lo considerarono un declassamento e i critici di Trudeau arrivarono a ipotizzare che si trattasse di una punizione per le sue ambizioni di guidare un giorno il partito.

Carney, ex presidente della Banca centrale canadese

Un terzo nome è quello dell'ex presidente della Banca centrale canadese, Mark Carney che recentemente Trudeau ha cercato di arruolare per la sua squadra di governo. Il 59enne negli ultimi mesi ha svolto un ruolo di consigliere speciale e da tempo viene considerato in lizza. Come candidato alle prossime elezioni potrebbe creare problemi il fatto che Carney, che è stato anche inviato speciale dell'Onu per il clima, venga considerato il campione in materia politiche ambietali, bersagliate dai conservatori di Pierre Poilievre, al momento in testa nei sondaggi. Laureato ad Harvard, non ha mai ricoperto una carica pubblica, ma vanta una solida formazione in ambito economico, avendo ricoperto ruoli di vertice sia nella Banca del Canada che nella Banca d'Inghilterra.

Carney è stato sostenitore di alcune politiche liberali impopolari nei circoli conservatori del Paese, come la tassa federale sul carbonio, la politica climatica simbolo del partito che, secondo i critici, rappresenta un peso finanziario per i canadesi.

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