Sfida per la Pennsylvania. Il più importante degli «swing state», gli stati che decideranno le elezioni presidenziali del prossimo 5 novembre (quinto per popolazione negli Usa coi suoi 13 milioni di abitanti e i suoi 19 grandi elettori) è in queste ore al centro delle campagne elettorali dei due candidati alla presidenza. Kamala Harris, alla sua decima visita nello Stato, ha tenuto un comizio a Erie, cittadina a maggioranza democratica, ma con una significativa percentuale di elettori moderati, mentre il suo rivale Donald Trump ha partecipatoa un «town hall» a Oaks, nei pressi di Philadelphia, dall'altro lato del cosiddetto stato del carbone.
Secondo i sondaggi, Harris avrebbe in Pennsylvania un lieve vantaggio su Trump, ma senza alcun margine di sicurezza. E anche a livello nazionale la partita, a tre settimane dal voto, appare estremamente equilibrata. Anzi il fatto che il valore delle azioni Trump Media è passato in un mese da 12 a 26 dollari, sarebbe indice secondo gli analisti di un sentiment più positivo nei confronti della sua elezione.
Fatto sta che ora è la Harris nei panni scomodi di chi rincorre. La democratica ieri ha annunciato misure tagliate su misura per i maschi neri, che in base ai sondaggi sembrerebbero essersi allontanati da lei: la promessa un milione di prestiti completamente condonabili fino a 20mila dollari per gli imprenditori delle comunità svantaggiate, nonché la promessa di legalizzare la marijuana a scopo ricreativo e di contribuire a garantire agli imprenditori neri l'accesso al nuovo settore. Può sembrare un paradosso che i neri non tifino per lei, ma in realtà si tratta di un target molto tradizionalista, che non vede di buon occhio una donna presidente. E lo stesso accade anche per gli elettori latini, tradizionalmente per i democratici, molto tiepidi nei confronti dell'attuale vicepresidente.
I sette stati in bilico sono Pennsylvania, Nevada, Wisconsin, Michigan, Georgia, North Carolina e Arizona.
I primi quattro (50 grandi elettori) attualmente vedono in vantaggio la Harris con un margine inferiore al punto percentuale, mentre gli altri tre (43 grandi elettori) al momento premierebbero Trump con un margine dall'1 al 2 per cento. La partita è apertissima, e si deciderà al photofinish.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.