Aveva promesso di contrastare l'ideologia "woke" e così sta facendo. È polemica, negli Stati Uniti, per la decisione del governatore della Florida, Ron DeSantis, di bloccare l'insegnamento nelle scuole superiori di un nuovo corso di studi afroamericani di livello avanzato. Motivo? Viola la legge statale ed è storicamente inaccurato. Il dipartimento dell'istruzione statale ha respinto il programma, inviando una lettera al College Board, organizzazione americana senza scopo di lucro costituita nel 1899 che ha come obiettivo quello di espandere l'accesso all'istruzione superiore.
I funzionari dell'istruzione della Florida hanno spiegato che "il contenuto di questo corso è contrario alla legge della Florida e manca significativamente di valore educativo". "In futuro - si legge -se il College Board sarà disposto a tornare al tavolo con contenuti legittimi e storicamente accurati, (il dipartimento dell'istruzione) sarà sempre disposto a riaprire la discussione", ha proseguito la lettera.
Florida, polemiche per la decisione di DeSantis
Il sito web del College Board descrive il corso come interdisciplinare, toccando letteratura, arte, scienze umane, scienze politiche, geografia e scienze. Il programma pilota sta debuttando in 60 scuole in tutto il Paese prima di espandersi ad altre scuole. L'organizzazione ha lavorato alla costruzione del corso per più di un decennio, secondo il sito web. Ma DeSantis, potenziale candidato alla presidenza del Gop nel 2024, si è opposto all'insegnamento dell'ideologia "woke" nelle scuole e ne ha fatto una battaglia politica fondamentale, compreso l'insegnamento della controversa Teoria critica della razza.
Secondo i sostenitori di questa "teoria" che di accademico ha veramente poco, la "supremazia bianca", attraverso il “razzismo sistemico”, esiste e mantiene il potere attraverso la legge e una visione della storia vista sotto la prospettiva dei bianchi. Secondo tale teoria, "il razzismo è radicato nel tessuto e nel sistema della società americana” ed è pervasivo nella cultura dominante”.
A tal proposito, l'anno scorso il governatore ha firmato la legge denominata "Stop WOKE Act" che limita le analisi basate sulla razza nelle scuole e nelle aziende. La legge vieta l'insegnamento di teorie, come quella sopra menzionata, secondo le quali alcune razze piuttosto che altre sono intrinsecamente razziste o dovrebbero sentirsi in colpa per azioni passate commesse da altri individui della stessa razza.
Le parole del governatore
Ron DeSantis ha difeso a denti stretti anche l'ultima decisione di bocciare il programma di studi afroamericani presentato dal College Board, mossa criticata - tra gli altri - anche dall'addetta stampa della Casa Bianca Karine Jean-Pierre, che ha immancabilmente accusato il governatore Gop di "razzismo". DeSantis ha replicato definendo l'istruzione progressista "indottrinamento" che si atteggia a ricerca accademica imparziale.
Il repubblicano ha respinto le accuse di razzismo, sostenendo che lo stato della Florida vuole "educazione, non indottrinamento". Ha inoltre affermato che gli elementi del corso erano permeati di prospettive politiche "radicali" e storicamente inaccurate.
Piaccia o meno ai dem e progressisti perennemente indignati vari, ma questo è esattamente l'atteggiamento che ha portato DeSantis alla travolgente e storica vittoria repubblicana in Florida alle ultime elezioni di midterm. E lo porta ad essere il governatore americano fra i più amati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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