Germania, in Brandeburgo l'Spd sorpassa l'Afd

Le proiezioni delle elezioni regionali in Brandeburgo confermano il vantaggio (risicato) dei socialdemocratici dell'Spd sull'ultradestra dell'Afd

Germania, in Brandeburgo l'Spd sorpassa l'Afd
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Seggi chiusi in Brandeburgo per questa nuova tornata di elezioni tedesche. Secondo i primi exit poll delle elezioni regionali divulgati da Ard, i socialdemocratici dell'Spd del ministro-presidente Dietmar Woidke, sarebbero in vantaggio, davanti all'ultradestra dell'AfD. L'Spd ha ottenuto un aumento di 5,6 punti percentuali e l'AfD di 5,7 punti percentuali rispetto alle elezioni precedenti: i socialdemocratici sono in vantaggio con il 30,7%, davanti all'AfD con il 29,5%. L'Spd vince nelle città periferiche di Berlino come Potsdam, aree dell'ex-DDR con aumento demografico.

econdo le proiezioni, i Verdi sono al 4,3% e rischiano di restare fuori dal Parlamento regionale. Ancora peggio i liberali dell'Fdp che sono sotto l'1%. Il segretario generale dell'Fdp, Bijan Djir-Sarai, ha ricordato le "troppe dispute nella coalizione" e ha annunciato un "autunno di decisioni". Malissimo anche la Sinistra, al 3% nelle ultime proiezioni. Delusione tra i cristianodemocratici della Cdu, al 12,1%, dietro al nuovo partito dell'Alleanza Sahra Wagenknecht (Bsw, 13,1%).

Un risultato che non è opera del cancelliere Olaf Scholz, bensì della popolarità di Woidke: questo socialdemocratico ha trasformato il voto in un plebiscito sulla sua personalità e in un'elezione a favore o contro l'estrema destra. Aveva avvertito che si sarebbe ritirato se non avesse vinto le elezioni: una scommessa che sembra aver avuto successo.

La far left tedesca, reduce dai recenti successi elettorali, ha definito un "enorme successo" la sua performance, ringraziando i suoi sostenitori e i suoi elettori. "Anche in Brandeburgo possiamo registrare un enorme successo. Grazie mille agli elettori, sarà una serata emozionante", si legge sui social ufficiali del partito, che commenta così il risultato che gli attribuiscono le proiezioni. Sentimenti contrastanti, tuttavia, in casa Afd. "L'Est è blu. Siamo noi i veri vincitori", ha detto la co-leader Alice Weidel, commentando i primi risultati. "L'Spd è attualmente in vantaggio solo grazie ai voti tattici a favore del ministro presidente Dietmar Woidke", ha commentato ancora Weidel. Secondo l'altro leader dell'AfD, Tino Chrupalla, c'è un pò di delusione per il secondo posto. "Volevamo mandare in pensione Dietmar Woidke", ha detto, aggiungendo che è stato comunque ottenuto un ottimo risultato. In ogni caso, il risultato mostra un nuovo avanzamento dell'estrema destra tedesca, che ha ottenuto numeri record nelle elezioni regionali del 1 settembre, in Turingia, dove ha vinto l'Afd, e in Sassonia, dove ha conquistato il secondo posto subito dietro ai conservatori.

Fiducioso anche il ministro-presidente dell'Spd Woidke, che si dice soddisfatto del vantagigo sancito nei primi exit poll. "È stato un duro lavoro", ha detto Woidke, come riporta la Zdf, aggiungendo che l’obiettivo era garantire che “il nostro Paese non ricevesse un grande timbro marrone” in riferimento al colore associato all'estrema destra. "Secondo i dati attuali, sembra che abbiamo avuto successo. Sono stati i socialdemocratici, come spesso accade nella storia, a fermare gli estremisti nel loro cammino verso il potere", ha detto ancora Woidke. Il presidente che guida il Brandeburgo da 11 anni, ha comunque invitato i sostenitori alla cautela. "Dobbiamo avere un pò di pazienza", ha detto spiegando che bisogna aspettare lo spoglio, ma poi ha aggiunto: "in ogni caso una cosa è chiara: abbiamo fatto una rimonta che non era mai stata vista".

Amarezza, invece, in casa Cdu. Il segretario generale Carsten Linnemann ha parlato di “amara sconfitta” dopo i risultati del suo partito.

In casa dei cristiano-democratici, per settimane, c'è stata una polarizzazione sulla questione se votare per l'AfD o per l'Spd. Linnemann ha reso omaggio a Woidke che ha puntato tutto su un solo paniere e ha vinto: “Questo è l'aspetto della credibilità”.

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