"Stato terrorista", "Idioti": è scontro tra Russia e Europa

La portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, reagisce così alla risoluzione del Parlamento europeo che definisce Mosca "sponsor del terrorismo". Kiev, al contrario, plaude la scelta Ue

"Stato terrorista", "Idioti": è scontro tra Russia e Europa

L'approvazione da parte del Parlamento europeo di una risoluzione non legislativa che definisce la Russia come Stato "sponsor del terrorismo" provoca la reazione piccata di Mosca. Dopo che l'Eurocamera ha approvato la risoluzione con 494 voti favorevoli, 58 contrari e 44 astensioni, la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha lasciato un commento molto netto su Telegram: "Il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione che riconosce la Russia come 'sponsor del terrorismo'. Propongo di riconoscere il Parlamento europeo come sponsor dell'idiozia".

L'attacco da parte di Zakharova rientra all'interno di una certa narrativa russa ormai consolidata, che punta a commenti estremi, spesso ben la di fuori dei canoni della diplomazia. Dall'inizio del conflitto, i toni utilizzati da diversi esponenti del governo o della politica russi sono apparsi non solo molto duri - cosa abbastanza prevedibile nel contesto di un conflitto così complesso - ma anche minatori o offensivi. Una scelta su cui molto pesa anche la volontà di convincere l'opinione pubblica: la linea comunicativa, infatti, appare decisamente poco burocratica e tantomeno adatta a un dialogo tra Stati o tra alti funzionari. E dal momento che sembra molto difficile che un registro di questo tipo possa comportare un cambiamento di metodo o di azione da parte dei destinatari di questi attacchi, tutto appare decisamente più aderente a un discorso a uso e consumo interno e per il "pubblico" prescelto. Una scelta confermata anche dalla stessa Zakharova, che definendo l'istituzione europea come "sponsor dell'idiozia", ribadisce l'immagine di una Russia sempre più distante dall'Europa al punto da denigrarne gli organi politici.

Mentre da Mosca la reazione non poteva che essere di condanna, la risoluzione del Parlamento europeo è stata ovviamente accolta con favore dall'Ucraina. L'atto dell'Eurocamera dichiara infatti senza mezzi termini che "gli attacchi e le atrocità intenzionali delle forze russe e dei loro delegati contro i cittadini, la distruzione delle infrastrutture civili, e altre gravi violazioni del diritto internazionale e umanitario sono tutti atti di terrore e crimini di guerra". E il fatto che il Parlamento europeo consideri la Russia uno stato sponsor del terrorismo che "utilizza mezzi terroristici" è una svolta in linea con quanto richiesto da Kiev. Il capo dell'ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak, ha dichiarato - dopo un nuovo lancio di missili da parte delle forze di Vladimir Putin - che "i terroristi confermano immediatamente di essere terroristi: lanciano missili".

Mentre il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha scritto su Twitter: "Accolgo con favore la decisione dell'Europarlamento di riconoscere la Russia come Stato sponsor del terrorismo e come stato che usa metodi terroristici. La Russia deve essere isolata a tutti i livelli e ritenuta responsabile per mettere fine alla sua politica di terrorismo di lunga data in Ucraina e in tutto il mondo".

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