"Proiettili nei corpi degli ostaggi". L'accusa di Israele contro Hamas

I corpi dei sei ostaggi recuperati dall'Idf a Khan Younis, nella Striscia di Gaza meridionale, presentano segni di ferite da arma da fuoco: a stabilirlo i risultati preliminari delle autopsie

"Proiettili nei corpi degli ostaggi". L'accusa di Israele contro Hamas
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Nuove accuse contro Hamas. I corpi dei sei ostaggi recuperati dall'Idf a Khan Younis, nella Striscia di Gaza meridionale, presenterebbero infatti segni di ferite da arma da fuoco, secondo i primi risultati delle autopsie. Le famiglie delle vittime - Alex Dancyg, Yagev Buchshtav, Chaim Peri, Yoram Metzger, Nadav Popplewell e Avraham Munder - sono state informate dei risultati preliminari dall'Abu Kabir Forensic Institute. Tuttavia, le cause esatte dei decessi non sono ancora state determinate dall'Idf e dalle autorità sanitarie, secondo quanto riportato dal Times of Israel. Inoltre, l'istituto israeliano sta cercando di identificare altri quattro corpi trovati vicino agli ostaggi, che l'Idf ritiene siano appartenenti a quattro miliziani di Hamas. Su questi ultimi, riporta sempre il quotidiano israeliano, non sono stati riscontrati segni di ferite da arma da fuoco.

Secondo il quotidiano israeliano Haaretz, negli ultimi due mesi i militari israeliani avevano dato per scontato che Peri, Metzger, Dancyg, Popplewell e Buchshtav fossero morti. La morte di Munder, invece, non era nota fino a quando i militari non hanno annunciato il ritrovamento del suo corpo: quest'ultimo era stato fatto prigioniero con la moglie Ruth, la figlia Keren e il nipote Ohad.

Sette ostaggi nelle mani della Jihad islamica

Il gruppo terroristico della Jihad Islamica Palestinese (Pij) sta ancora trattenendo sette ostaggi israeliani catturati il 7 ottobre scorso, secondo il quotidiano saudita Asharq al-Awsat. L'8 ottobre 2023, il leader della Jihad Islamica Palestinese, Ziyad Nakhaleh, ha dichiarato che l'organizzazione terroristica pro-palestinese deteneva più di 30 dei 251 ostaggi rapiti a Gaza durante il massacro guidato da Hamas nel sud di Israele del giorno precedente. Alcuni ostaggi sono stati rilasciati durante una tregua di una settimana a novembre. Al momento non è chiaro se qualcuno degli ostaggi nelle mani del Pij sia deceduto. Sempre secondo il quotidiano saudita, la cooperazione tra Hamas e PIJ si è rafforzata dopo l'assassinio del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, a Teheran il mese scorso, come dimostrato dal fallito attentato suicida di un residente di Nablus a Tel Aviv, rivendicato congiuntamente dai due gruppi.

Ecco quanto prigionieri sono ancora detenuti a Gaza

Fonti dell'esercito israeliano riportano che a Gaza rimangono ancora 109 prigionieri, anche se solamente 73 sarebbero ancora vivi. La maggior parte di loro è stata catturata da Hamas durante gli attacchi del 7 ottobre, che hanno causato la morte di 1.139 israeliani. Durante i sei giorni di tregua di novembre, sono stati rilasciati 105 prigionieri.

Tra gli ostaggi rilasciati da Gaza ci sono anche cittadini stranieri, tra cui un filippino, un doppio cittadino israelo-russo e 23 cittadini thailandesi. A febbraio, l'esercito ha dichiarato di aver salvato altri due prigionieri, Louis Har, 70 anni, e Fernando Marman, 60 anni, da un appartamento a Rafah, nel sud di Gaza.

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