Navi russe in Libia: la mossa di Putin a due passi dall'Italia

Secondo quanto comunicato dall'esercito del generale Khalifa Haftar, l'incrociatore Varyag e la fregata Marshal Shaposhnikov si tratterranno a Tobruk per tre giorni nell'ambito di una "visita di cortesia"

Navi russe in Libia: la mossa di Putin a due passi dall'Italia
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La marina militare russa si è fatta strada nel Mediterraneo centrale. Due vascelli della Federazione, scortate da altrettanti sottomarini, hanno effettuato una sosta ufficiale nella base navale di Tobruk in Cirenaica, la regione controllata dal generale Khalifa Haftar, definita come una “visita di cortesia”.

Al fine di rafforzare le relazioni tra il Comando generale dell'Esercito nazionale libico e la Federazione Russa, un gruppo di navi da guerra russe, composto dall'incrociatore missilistico Varyag e dalla fregata Marshal Shaposhnikov, ha effettuato una visita di tre giorni alla base navale di Tobruk, dopo una visita nella Repubblica araba d'Egitto”, si legge nel comunicato ufficiale dell’Esercito nazionale libico (Enl) pubblicato su Facebook. “La visita rientra nei passi concreti atti a rafforzare la cooperazione tra Russia e Libia, ripristinare le relazioni amichevoli di lunga data e usufruire delle competenze russe per rafforzare la sovranità e l'indipendenza dello Stato libico e delle sue forze armate”. Già da tempo circolavano voci sulla volontà di Mosca di costruire una base navale nella capitale del dominio di Haftar.

Come ricordato da Jalel Harchaoui, esperto di Libia del Royal United Services Institute sentito da Agenzia Nova, l’ambasciatore russo a Tripoli Haider Aganin ha recentemente dichiarato ad Al Jazeera che nessuna parte del Paese nordafricano ha chiesto alla Federazione di stabilire navi militari nella capitale della Cirenaica. “Aganin ha anche affermato che l'Occidente accusa erroneamente Mosca di espansione militare nella Libia orientale solo per giustificare la propria presenza militare in Libia e in altri paesi. In sostanza l'ambasciatore russo nega molte cose”, ha spiegato Harchaoui, sottolineando però che nel mese di aprile si sono verificate cinque consegne significative di armi, “tutte effettuate dalla marina russa attraverso il porto di Tobruk”. La presenza della flottiglia del Cremlino, dunque, “rafforza l'idea di una stretta collaborazione tra la marina della coalizione Haftar e la Marina russa”.

Lo scorso 31 maggio, inoltre, il viceministro della Difesa di Mosca Junus-Bek Evkurov si è recato per la quinta volta in visita a Bengasi. Secondo gli Stati Uniti, queste missioni sono la prova delle indiscrezioni secondo cui la Russia starebbe avviando in Libia la formazione degli “Africa Corps” destinati a sostituire i mercenari della compagnia Wagner. La struttura della nuova unità dovrebbe essere completata entro l’estate del 2024, permettendole di operare anche in Burkina Faso, Niger, Mali, Repubblica Centrafricana e Niger.

Le informazioni sono stante confermate anche dal progetto investigativo All eyes on Wagner, che la rappresentanza russa nel Paese ha derubricato a “mistura di mezze verità e menzogne" che sarebbe stata "fabbricata dai servizi segreti occidentali".

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