"Joe's Garage" titola Fox News, citando un celebre album di Frank Zappa del 1979. S'ingigantisce lo scandalo dei documenti riservati trovati presso le proprietà del presidente Joe Biden. La Casa Bianca ha infatti confermato che una seconda serie di documenti riservati risalenti all'epoca in cui Biden vicepresidente è stata trovata nel garage della sua abitazione a Wilmington, nel Delaware. "Durante un controllo, gli avvocati hanno scoperto tra i documenti personali e politici un piccolo numero di documenti classificati dell'amministrazione Obama-Biden", ha sottolineato il consigliere speciale Richard Sauber, secondo quanto riferito dal New York Times. "Tutti tranne uno di questi documenti sono stati trovati nel garage della residenza del presidente a Wilmington. Un documento di una pagina è stato scoperto tra i materiali immagazzinati in una stanza adiacente", ha detto. Gli avvocati di Biden hanno anche perlustrato la casa dell'inquilino della Casa Bianca a Rehoboth Beach, nel Delaware, ma senza trovare nulla di rilevante.
"Sono sorpreso": la vicenda imbarazza il presidente Usa e la Casa Bianca
L'ammissione del ritrovamento di un secondo gruppo di documenti riservati è arrivata dopo che la Casa Bianca ha riconosciuto questa settimana che un precedente lotto era stato scoperto il 2 novembre nell'armadio di un ufficio di un think tank che Biden aveva abbandonato dopo aver lasciato la vicepresidenza. Nella nota, la Casa Bianca conferma di aver immediatamente informato il Dipartimento di Giustizia, disponendo che prendesse possesso dei documenti. Dopo aver aggirato in un primo momento le domande dei giornalisti, il presidente Usa ha detto ai giornalisti durante la visita ufficiale a Città del Messico di essere rimasto "sorpreso" nell'apprendere che i suoi avvocati avevano trovato documenti governativi riservati nel suo ex ufficio presso il Penn Biden Center for Diplomacy and Global Engagement a Washington. Ha sottolineato che il suo staff ha collaborato con gli archivi nazionali e il con dipartimento di Giustizia, ma non ha fatto menzione dei documenti successivamente trovati nel Delaware. Dopo la notizia del ritrovamento del secondo lotto di documenti, il procuratore generale Merrick Garland ha annunciato l'intenzione di rilasciare una dichiarazione pubblica sulla vicenda nella serata di giovedì 12 gennaio.
Documenti riservati inerenti l'Ucraina e l'Iran
Tra i documenti classificati scoperti lo scorso novembre ci sarebbero memo dell'intelligence e materiale dei briefing su dossier come l'Ucraina, l'Iran e il Regno Unito. La Cnn riferisce che il procuratore degli Stati Uniti, John Lausch Jr. ha già completato la parte iniziale della sua inchiesta e ha fornito i suoi risultati preliminari a Garland. Ciò significa che il Procuratore generale a breve dovrà decidere come procedere e, nel caso, mettere sotto inchiesta il Presidente. Garland è stato anche personalmente coinvolto in alcuni dei processi decisionali chiave relativi all'indagine sui documenti di Trump e alla decisione di inviare l'Fbi a perquisire la residenza dell'ex presidente a Palm Beach.
Sul piano politico sta creando un profondo imbarazzo per la Casa Bianca. Biden, infatti, aveva duramente criticato l'ex presidente Trump dopo che il Federal Bureau of Investigation ad agosto aveva sequestrato documenti riservati dalla sua proprietà di Mar-a-Lago.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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