"È un pregiudicato". E Biden "investe" 50 milioni contro Trump

La campagna elettorale di Biden si fa più aggressiva: un nuovo spot elettorale spara a zero sull'avversario Trump

"È un pregiudicato". E Biden "investe" 50 milioni contro Trump

In amore e in guerra tutto è concesso. Anche in campagna elettorale. Lo sanno bene Joe Biden e Donald Trump che da tempo ci regalano perle degne di una sit com. Così, in attesa delle prossime sortite di raffinatissima arte della politica, questa volta è toccato al presidente colpire basso dopo tanto incassare.

"Nelle aule dei tribunali abbiamo visto Donald Trump per quello che é: condannato in un processo civile per violenza sessuale, in un altro per frode finanziaria e condannato per 34 capi di imputazione in un processo federale". Questo il il refrain di un nuovo spot elettorale che verrà trasmesso negli stati chiave, che mira ad attacre l'avversario per i suoi guai giudiziari. "Intanto, Joe Biden ha lavorato", continua lo spot che fa parte di una campagna da 50 milioni di dollari, rivela oggi Usa Today, per attaccare l'ex presidente, candidato di nuovo alla Casa Bianca, come un "pregiudicato". "Questa elezione è una scelta tra un pregiudicato che ha interesse solo per se stesso ed un presidente che lotta per la tua famiglia", conclude lo spot. "Il carattere conta - è la dichiarazione del capo della comunicazione della campagna di Biden, Michael Tyler - e il presidente degli Stati Uniti deve capire che il più alto incarico del nostro Paese è per voi e la vostra famiglia, non un mezzo per arricchirsi".

Uno stile molto diverso da quello "istituzionale" mantenuto fin qui e ben visibile nei primi adv che il presidente ha diffuso. Come quello in cui sciorina i risultasti della sua presidenza, dall'economia alla sanità, dal cambiamento climatico alla Roe vs.Wade. Un spot autoironico, che termina con un fuorionda in cui il presidente ironizza sulla sua età e sulla propria energia.

Biden, che aveva sempre preso le distanze dall'avversario e dai suoi metodi, arrivando perfino a non citarlo o a non rispondere agli attacchi continui dai tribunali, sembra aver optato per un cambio di passo. Quello che gli era suggerito dal suo ex "datore di lavoro" Barack Obama, che durante lo scorso inverno si era reso protagonista di un vero e proprio pressing in questo senso. L'ex presidente dem aveva suggerito in camera caritatis al presidente in carica, oltre che al suo entourage, di condurre una campagna elettorale più "forte, aggressiva e agile".

A riportare l'indiscrezione, era stato il Washington Post citando fonti ben informate, secondo le quali Obama avrebbe sottolineato la necessità che il team elettorale di Biden prendesse decisioni autonome senza attendere l'approvazione della Casa Bianca. A questo proposito si sarebbe spinto a suggerire alcuni pezzi da novanta che lo avevano supportato in passato: tra questi David Plouffe, che ha gestito la sua corsa alla Casa Bianca nel 2008, esempio di stratega di cui Biden avrebbe bisogno. Poi, due giorni fa, la comparsa se Youtube dei nuovi commercial del presidente. Nel primo, in appena 30 secondi, scorrono le immagini dei fatti di Capitol Hill.

In questo spot vengono elencate meramente le malefatte del candidato Gop in quel contesto, con tanto di numeri dell'assedio che tenne l’America sotto scacco per sette lunghe ore. Alla fine del video, una semplice voce fuori campo, quella del presidente, tuona "Sono Joe Biden e approvo questo messaggio!".

Tutto questo avviene nelle stesse ore in cui giungono nuovi attacchi dei media conservatori americani a proposito dei presunti problemi cognitivi dell'ottantunenne presidente, e candidato alla Casa Bianca. Nel mirino è finita la conclusione della serata di raccolta di fondi a Los Angeles, durante la quale sono stati raccolti oltre 30 milioni di dollari per la rielezione del presidente dem anche grazie alla sfilata di star tra le quali Julia Roberts, Barbara Streisand e George Clooney, durante la quale Biden sarebbe apparso come "paralizzato", costringendo Barack Obama a prenderlo per un braccio accompagnandolo fuori dal palco. Nel commentare il video dei due presidenti il New York Post afferma che questo ricorda quello in cui "Biden è apparso confuso sul dove fosse durante l'esibizione di paracadutisti in Puglia durante il G7".

A queste affermazioni la campagna di Biden ha replicato parlando di fake news. Numerosi media hanno in realtà poi mostrato come la distrazione del presidente americano fosse in realtà motivata dalla volontà di ringraziare i paracadusti - non inquadrati - al termine della loro esibizione.

"Dopo che 6 importanti organizzazioni di informazione hanno stabilito che mente riguardo al presidente Biden con bugie a buon mercato, il triste piccolo Super Pac di Rupert Murdoch, il New York Post, torna a mancare di rispetto ai suoi lettori ed a stesso affermando che un presidente che si prende gli applausi dei suoi sostenitori per qualche secondo abbia qualcosa si sbagliato", ha dichiarato a The Hill il vice portavoce Andrew Bates. Anche dallo staff di Obama si smentisce che l'ex presidente sia andato in soccorso di Biden: "questo non è successo", scrive su X Eric Schultz, consigliere di Obama, con un link all'articolo.

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