Dopo la vittoria a valanga dei laburisti di Keir Starmer, Rishi Sunak ha parlato fuori da Downing Street per annunciare la fine del suo premierato. "A breve mi recherò da Sua Maestà il Re per presentare al Paese le mie dimissioni da primo ministro", ha esordito. "Vorrei dire innanzi tutto che mi dispiace".
Sunak ha poi espresso il suo orgoglio per i risultati raggiunti dal suo governo e ha affermato di lasciare "un Paese che è più solido, più forte e più prospero di quanto non fosse 20 mesi fa". "Ho dato il massimo in questo lavoro, ma avete inviato un chiaro segnale: il governo del Regno Unito deve cambiare e il vostro è l'unico giudizio che conta", ha aggiunto. "Ho sentito la vostra rabbia, la vostra delusione e mi assumo la responsabilità di questa sconfitta". Oltre a lasciare il suo posto di capo del governo, Sunak ha dichiarato che si dimetterà anche da leader del Partito conservatore non appena sarà tutto pronto per nominare un suo successore. Riferendosi al leader laburista e vincitore delle elezioni, la guida dei tories ha affermato di rispettarlo "come politico e come uomo e merita tutta la nostra comprensione in vista della nuova vita che inizierà dietro la porta che sta alle mie spalle".
Terminato il suo discorso, Sunak si è recato a Buckingham Palace, la residenza della famiglia reale britannica, accompagnato dalla moglie Akshata Murty. Dopo l'udienza con re Carlo III, ha lasciato il palazzo da una porta secondaria, senza essere visto dai media. Secondo i media britannici, dovrebbe tornare al suo collegio elettorale nel nord dell'Inghilterra. A breve, sarà il turno di Keir Starmer di recarsi al cospetto di Sua Maestà per ricevere la richiesta del monarca di formare un nuovo governo.
Nelle elezioni di giovedì 4 luglio i conservatori hanno subito la prima sconfitta degli ultimi 14 anni, perdendo ben 250 seggi.
Il disastroso risultato alle urne è stato il punto più basso della parabola discendente dei tories, iniziata con la scommessa (persa) di David Cameron sul referendum per la Brexit nel 2016 e passata per la mediocre Theresa May, il "teatrale" Boris Johnson caduto nel 2022 sotto il peso degli scandali e l'ultraconservatrice Lizz Truss, di cui si ricordano tre cose: il suo disastroso programma economico, il fatto che fu l'ultima premier ad essere nominata dalla regina Elisabetta e che rimase al potere per appena 49 giorni. A quel punto, il partito si è affidato a Rishi Sunak, primo premier di origini indiane, che si è dimostrato incapace di gestire l'immigrazione illegale e di conquistare il popolo britannico.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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