Trump incriminato per la quarta volta: contro di lui 13 capi d'accusa

Donald Trump è stato incriminato nell'ambito dell'indagine sulle elezioni in Georgia nel 2020: contro di lui 13 capi di imputazione

Trump incriminato per la quarta volta: contro di lui 13 capi d'accusa
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Il gran giurì della contea di Fulton, ad Atlanta, ha incriminato Donald Trump per la quarta volta. Stavolta, l'ambito è quello dell'indagine sulle sue pressioni per ribaltare il risultato delle elezioni del 2020 in Georgia. All'ex presidente, che vorrebbe nuovamente sfidare Joe Biden nel 2024, sono contestati 13 capi di imputazione, tra questi ci sono la legge anti racket, l'aver sollecitato un pubblico ufficiale a violare il suo giuramento di fedeltà, la cospirazione per impersonare un pubblico ufficio nella vicenda dei falsi elettori, e la commissione di una serie di falsi.

Il prouratore generale della contea di Fulton, Fani Willis, al termine dell'udienza ha illustrato la decisione, spiegando che secondo l'accusa si è trattato di "una cospirazione criminale per cercare di sovvertire il risultato delle elezioni" del 2020 in Georgia. Non c'è solo Trump tra gli incriminati, che sono in tutto 19. Tra loro spiccano anche il suo ex avvocato personale Rudy Giuliani, il suo ex chief of staff Marc Meadows, nonchè i legali Kenneth Chesebro e John Eastman, considerati come le menti dietro il piano per usare elettori pro Trump falsi in Georgia e in altri stati vinti da Joe Biden. L'ex presidente, dovrà presentarsi nuovamente in aula per le formalità di rito entro il 25 agosto a mezzogiorno: "Concedo agli incriminati l'opportunità di consegnarsi volontariamente".

In totale, considerando tutte e 19 le persone incriminate, sono oltre 40 i capi di imputazione individuati dal gran giurì e tutte sono imperniate sulla legge anti-racket, usata contro le associazioni criminali, anche di stampo mafioso, per condannare non solo gli esecutori ma anche i mandanti. "Ora è compito del mio staff dimostrare che queste accuse sono al di là di ogni ragionevole dubbio davanti alla giuria nel corso del processo", ha aggiunto Willis.

Da parte sua sembra esserci l'intenzione di avviare entro sei mesi il processo e durante la conferenza ha spiegato che per quanto concerne il procedimento non è di suo interesse stabilire chi sarà il primo fra i 19 incriminati a essere processato, sottolineando che, comunque, la sua sarà solo una proposta, visto che in Georgia è il giudice che decide l'avvio.

Per il momento, Donald Trump non ha rilasciato alcuna dichiarazione a seguito dell'incriminazione ma la difesa dell'ex presidente già pensa a come agire, contestando il difetto di giurisdizione della procuratrice distrettuale, in modo tale da trasferire il caso alla giustizia federale, davanti alla quale i reati rientrerebbero nel potere di grazia.

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