Mentre il mondo guarda con ansia ciò che succede in Medio Oriente, dagli Stati Uniti arriva la notizia che Robert Kennedy Jr correrà alle presidenziali del 2024. Lo farà come indipendente, al di fuori dei due partiti principali. L'annuncio l'ha dato lo stesso nipote di JFK (e figlio di Bob) nel corso di un evento elettorale a Filadelfia. "Dichiaro anche l’indipendenza dalle grandi corporation, da Wall Street, dalle elite ciniche, dai media mercenari e dai i due partiti politici e gli interessi corrotti che li dominano". Sembra il manifesto politico di Don Chisciotte della Mancia.
Qualche giorno fa è uscita l'indiscrezione che Elon Musk potrebbe lanciare, insieme ad altri, un "Super pac" per sostenere la corsa di Robert Kennedy Jr. L’indiscrezione - perché per ora si parla solo indiscrezione - è stata rilanciata da David Axelrod, ex guru di Obama nonché ascoltato stratega democratico. Una candidatura indipendente forte potrebbe avere un peso, creando un possibile terremoto, se non altro facendo perdere uno dei due candidati più forti. Un po' come avvenne nel 1992 con Ross Perot, l'indipendente, che aiutò Bill Clinton a battere George Bush senior. Non a caso lo staff di Biden teme questa manovra (e altre possibili mosse di personalità indipendenti), tenuto anche conto che i sondaggi evidenziano in modo abbastanza netto che gli americani sono stanchi di una nuova sfida tra Bidem e Trump, e magari potrebbero gradire una novità. C'è anche un altro possibile candidato che preoccupa la Casa Bianca, il professore e attivista Cornel West: potrebbe pescare voti dall'elettorato afroamericani.
La politica americana, com'è noto, vede il braccio di ferro tra repubblicani e democratici. Ma non è da escludere che, nel 2024, possano giocare un ruolo cruciale gli "indipendenti", magari in alcuni stati chiave, che potrebbero essere Pennsylvania, Michigan, Georgia e Arizona. Qui lo "scherzetto" potrebbe arrivare dagli elettori non registrati con nessuno dei due grandi partiti: se si convincessero ad andare a votare potrebbero cambiare le sorti della partita. Molto dure le parole con cui West ha spiegato, al Wall Street Journal, la decisione di abbandonare il Green Party e candidarsi come indipendente: "L’alternativa al fascismo non può mai essere una mediocre amministrazione democratica che lo posticipa solo. Se non possiamo creare una visione alternativa, un movimento, allora il fascismo arriverà primo o poi".
L'avvocato democratico diventato ultra complottista
Sessantanove anni, Robert Kennedy Jr porta un cognome che di sicuro lo ha condizionato in tutta la sua vita. La sua famiglia, ben radicata nei democratici a stelle e strisce, ha attraversato tutta la politica del Novecento dando agli Stati Uniti un presidente, assassinato nel 1963, un senatore, ucciso anche lui nel '68, nel corso di una campagna elettorale, e un altro senatore. Avvocato di fama, ha speso molte energie nelle lotte contro l’inquinamento e la tutela del paesaggio naturale, ottenendo importanti risultati anche a livello internazionale contro la prepotenza di alcune multinazionali.
Negli ultimi anni si è avvicinato alle idee del complotto, a partire da quella che vede una correlazione diretta tra vaccini e autismo. Simbolo delle battaglie No Vax, nel 2021 teorizzò che il Covid fosse stato "programmato etnicamente" colpendo tutti a eccezione degli ebrei. È andato avanti con le sue tesi, dando ampio sfogo alla fantasia delirante, sposando in pieno le fake news di Mosca sui bio laboratori segreti di Kiev e altre idee farneticanti. Qualcuno si aspettava che sarebbe passato tra i Repubblicani, ma il "grande salto" tra le braccia del Gop non è arrivato. Robert Kennedy Jr ha pensato di continuare a fare politica come indipendente. Vedremo con quali risultati e, soprattutto, a chi toglierà voti.
Qualcuno ha rivisto in lui un personaggio della serie tv, Connor Roi, il più grande dei figli di Logan Roi, lo spietato tycoon televisivo statunitense di Succesion. Connor non è il più sveglio dei figli, eppure, nella serie, arriverà a candidarsi alla Casa Bianca e a immaginarsi nei palazzi del potere di Washington, o in qualche sede importante diplomatica...
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