
Nuova giornata di bombardamenti israeliani nella Striscia di Gaza dopo l'interruzione della tregua decretata martedì scorso da Tel Aviv. Negli ultimi raid lanciati nella notte dall’Idf, Salah al-Bardawil, un alto dirigente politico di Hamas, e sua moglie sarebbero rimasti uccisi. Secondo le autorità mediche di Gaza, negli stessi attacchi nell’area di Khan Younis sono rimaste uccise almeno 19 persone, incluso Bardawil. La notizia arriva dopo l'eliminazione pochi giorni fa del capo di governo de facto, Essam Addalees, e del capo della sicurezza interna, Mahmoud Abu Watfa, dell'organizzazione islamista che controlla l’enclave palestinese dal 2007.
Hamas ha confermato e condannato l’uccisione in un comunicato precisando che Bardawil, che nel corso degli anni aveva rilasciato diverse interviste ai media, era un noto esponente dell'ala politica del gruppo. Nella nota rilasciata dai miliziani filoiraniani e ripresa da Al Jazeera l’omicidio viene definito una “infida operazione di assassinio sionista”. Gli islamisti hanno descritto il dirigente ucciso come “un faro di lavoro politico, mediatico e nazionale, e un simbolo di onestà, fermezza e sacrificio” aggiungendo che “non ha mai mancato di compiere un dovere, prendere posizione o servire la causa”.
Stando alle informazioni rese pubbliche, Bardawil, nato nel campo profughi di Khan Younis nel 1959, ha lavorato come insegnante in scuole pubbliche e all’Università islamica negli anni Novanta e ha ottenuto un dottorato di ricerca in letteratura palestinese nel 2001. Quds News Network riferisce che Bardawil si è unito ad Hamas quando è stata fondata nel 1987 e, a seguito di arresto da parte degli israeliani nel 1993, ha trascorso più di 70 giorni nelle carceri di Gaza e di Ashkelon. Nel 2006 è stato eletto nel Consiglio legislativo palestinese per la lista "Cambiamento e Riforma", affiliata ad Hamas, e nel 2021 è stato eletto nell’ufficio politico dell’organizzazione islamista.
Nelle scorse ore Francia, Germania e Regno Unito hanno chiesto un "immediato ritorno al cessate il fuoco" nella Striscia, affermando di essere "indignati" per il numero di vittime registrate tra i civili da quando lo Stato ebraico ha interrotto la tregua. I ministri degli Esteri Jean-Noël Barrot, Annalena Baerbock e David Lammy hanno emesso una nota congiunta per denunciare "una drammatica battuta d'arresto per la popolazione di Gaza, gli ostaggi, le loro famiglie e l'intera regione". I tre si sono anche rivolti ad Hamas affermando che deve rilasciare gli ostaggi e "non deve più governare Gaza né rappresentare una minaccia per Israele". Secondo il ministero della Salute dell'enclave palestinese, controllato dal gruppo terroristico, oltre 590 persone sarebbero stato uccise nella Striscia da quando Israele ha ripreso i suoi raid.
Intanto l’esercito di Tel Aviv ha avviato ieri operazioni di terra nel nord di Gaza, a Beit Hanoun, con l’obiettivo di distruggere le infrastrutture di Hamas e di espandere una zona di sicurezza lungo il confine settentrionale. Inoltre, l’Idf ha esortato i residenti di un quartiere della città di Rafah, nel sud della Striscia, ad abbandonare l'area, teatro di un'offensiva contro i miliziani. L’annuncio è stato fatto su X dal portavoce militare Avichay Adraee, il quale ha dichiarato che l’operazione punta a "colpire le organizzazioni terroristiche" nel quartiere Tal al-Sultan di Rafah e ha invitato i palestinesi a lasciare la "pericolosa zona di combattimento". Raid militari da parte dello Stato ebraico sono stati effettuati anche in Libano dopo il lancio di razzi attribuito ad Hezbollah.
A Tel Aviv continuano le proteste di migliaia di cittadini contro il governo israeliano per chiedere il ritorno a casa degli ostaggi, per la ripresa delle ostilità nella Striscia e per il tentativo del premier Benjamin Netanyahu di
licenziare il capo dello Shin Bet Ronen Bar. Nella serata di ieri centinaia di manifestanti hanno marciato a Gerusalemme verso la casa del primo ministro. La polizia ha disperso la folla con la forza e ha arrestato due persone.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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