Caso Abedini, nessuna rogatoria dagli Usa sul materiale sequestrato

Il cellulare, il pc portatile, pen drive e componentistica elettronica dell'ingegnere sono stati consegnati dalla Digos al procuratore capo di Milano

Caso Abedini, nessuna rogatoria dagli Usa sul materiale sequestrato
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Nonostante l'esito felice del caso di Cecilia Sala, la vicenda Abedini agita ancora le acque della diplomazia italiana. Nessuna richiesta di rogatoria è arrivata dagli Stati Uniti alla procura di Milano per chiedere di poter ottenere il materiale sequestrato all'uomo arrestato lo scorso 16 dicembre all'aeroporto Malpensa.

Il cellulare, il pc portatile, pen drive e componentistica elettronica trovati in possesso dell'ingegnere sono stati consegnati dalla Digos al procuratore capo di Milano, Marcello Viola, il quale tiene il materiale sotto custodia. Sul caso di Abedini è stato aperto un fascicolo a modello 45, che riguarda le notizie che non costituiscono reato. Il 38enne è accusato di fiancheggiare i pasdaran, considerati alla stregua di un'organizzazione terroristica dagli Stati Uniti ma non dall'Italia nè dall'Unione Europea. L'uomo, detenuto nel carcere di Opera, rifiuta ogni accusa e attende l'udienza del prossimo 15 gennaio davanti alla corte d'Appello di Milano dove si discuterà della sua richiesta di domiciliari avanzata dal difensore Alfredo De Francesco.

Sulla possibilità che all'ingegnere svizzero-iraniano vengano concessi gli arresti domiciliari nell'udienza del prossimo 15 gennaio, "mi aspetto sinceramente una definizione non sfavorevole da parte della corte" ha detto l'avvocato Alfredo De Francesco, legale di Abedini, all'uscita dal carcere di Opera dopo un incontro durato circa due ore. "La corte d'appello, così come la procura generale - ha spiegato - sono molto attente a non fare generalizzazioni, quindi rispetto l'opinione contraria, ci fosse anche una risposta negativa ci sta nella logica delle cose, ma penso e spero che ci sia una risposta favorevole, perchè non vedo motivi concreti per poter pensare che questa persona possa scappare, soprattutto come, con chi e in che modo e per andare dove".

Resta da capire se, in vista di un'eventuale rogatoria, la Procura di Milano debba associare un titolo di reato - ad esempio terrorismo internazionale - al fascicolo e quindi indagare Abedini, e quali sarebbero le conseguenze di un'eventuale sua scarcerazione su iniziativa del ministro della Giustizia, Carlo Nordio.

Nel momento in cui dovesse estinguersi la procedura di estradizione su decisione del Governo, Abedini verrebbe immediatamente liberato e verrebbero meno i presupposti giuridici sulla base dei quali è stato perquisito e sottoposto a sequestri. L'uomo dalla sua cella continua a dichiararsi innocente. Questa mattina è saltata la visita in carcere dell'ambasciatore della Repubblica islamica in Italia, comunque autorizzato a colloqui permanenti con Abedini.

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