"È contro i lavoratori". Ora anche il vicepremier spagnolo attacca l'Italia

Diaz, ministro del Lavoro spagnolo, si aggiunge agli schiaffi francesi contro il governo. Meloni replica: "Da noi record storico di occupati, non ci conosce bene". L'ira di Tajani: "Giudizi inaccettabili"

"È contro i lavoratori". Ora anche il vicepremier spagnolo attacca l'Italia
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Ora anche la Spagna si aggiunge all'ennesimo schiaffo tirato dalla Francia all'indirizzo del governo guidato da Giorgia Meloni. L'intento sarebbe quello di smascherare chissà quali anomalie in Italia in seguito alla vittoria del centrodestra alle elezioni, ma in realtà questo tipo di atteggiamento conferma un certo nervosismo a causa del delicato momento politico che i due Paesi stanno attraversando. Vorrebbero pertanto spostare l'attenzione cercando di colpire il nostro esecutivo, che invece continua a pretendere rispetto per l'Italia.

L'attacco della Spagna

A sferrare l'attacco nei confronti di Giorgia Meloni è stata Yolanda Diaz, che ha messo nel mirino il decreto approvato dal Consiglio dei ministri l'1 maggio che - tra le altre cose - contiene aumenti in busta paga fino a 100 euro. Per il vicepremier spagnolo e ministro del Lavoro si tratta di una dimostrazione del fatto che Meloni vorrebbe "governare contro lavoratori e lavoratrici" in quanto farebbe tornare il modello dei "contratti spazzatura".

Diaz - esponente del governo socialista di Pedro Sanchez - ha colto la palla al balzo sferzando il nostro governo nel tentativo di scagliarsi contro gli ultraconservatori di Vox, accusandoli di voler fare lo stesso nel Paese iberico in futuro se dovessero arrivare alla guida del governo. Il vicepremier farebbe bene a occuparsi delle proprie vicende politiche interne piuttosto che intromettersi ed ergersi a paladino per pontificare e dare valutazioni sull'operato dell'esecutivo italiano.

Meloni zittisce il vicepremier spagnolo

Dal suo canto Giorgia Meloni ha posto l'attenzione sul fatto che il governo italiano viene citato quando si fa riferimento ai partiti dell'opposizione interna. Il presidente del Consiglio non le ha mandate a dire a Yolanda Diaz: "Parla di precarietà ma mi pare si conosca molto poco la situazione, visto che l'Italia ha appena segnato il suo record storico come numero di occupati e il suo record storico di contratti stabili". Comunque Meloni non si è detta preoccupata: sostiene che sia una "dinamica poco sensata, se non per difficoltà interne per le quali si utilizzano altri governi".

La replica di Tajani

Le dichiarazioni di Yolanda Diaz non sono ovviamente passate inosservate, visto che fanno il paio con le bordate che continuano ad arrivare dalla Francia. Sulla questione è intervenuto Antonio Tajani, che ha affidato al proprio profilo Twitter una secca reazione all'uscita del ministro del Lavoro spagnolo. "Spiace che interferisca nella vita politica italiana dando giudizi inaccettabili sulle scelte del governo", ha scritto.

Il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri ha fatto notare che "le difficoltà elettorali del suo partito non giustificano offese ad un partner e alleato europeo". In effetti lo schema è inammissibile: l'Italia viene usata come pretesto e bersaglio per un regolamento politico interno. Per Tajani "non è questo il modo di collaborare".

L'ira del centrodestra

Ormai siamo di fronte a una fiera dell'insulto verso il governo Meloni. Al veleno il messaggio di Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia: "L'Italia ha avuto la fortuna di avere il grande Armando Diaz, vincitore della Prima Guerra Mondiale, la Spagna ha la sventura di avere Yolanda Diaz, che dice sciocchezze disonorando la Spagna".

Non si è fatta attendere la replica di Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera: "A quasi 2mila chilometri di

distanza è facile avere una visione distorta di quella che è la realtà italiana e di quello di cui i cittadini italiani hanno bisogno. Quella di oggi rappresenta l'ennesima mancanza di rispetto di chi 'sa di non sapere'".

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