Giornalisti spiati, sciolti i contratti italiani

Haretz e Guardian: violati i protocolli etici previsti. Si muovono Palazzo Chigi, Copasir e Agenzia per la Cybersicurezza

Giornalisti spiati, sciolti i contratti italiani
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Qualcuno ha usato il software israeliano Graphite della Paragon Solution per spiare persone che non potevano essere attenzionate come il direttore di Fanpage Francesco Cancellato e l’attivista pro migranti Luca Casarini (e altre cinque persone), tanto che il contratto tra due soggetti italiani e la casa di spyware israeliana è stato stracciato.

Palazzo Chigi nega di aver mai spiato giornalisti o attivisti, il Copasir vuole vederci chiaro, l’opposizione con Pd, M5s e Avs ha presentato alcune interrogazioni mentre si è già mossa l'Agenzia per la cybersicurezza nazionale, che dipende dalla presidenza del Consiglio, prendendo contatti con lo studio legale Advant che rappresenta WhatsApp, la app hackerata da questo software che sfrutta la debolezza di alcune applicazioni.

Dal 31 gennaio scorso sappiamo che ci sono una novantina di bersagli in 14 Paesi Ue (Belgio, Grecia, Lettonia, Lituania, Austria, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Svezia e appunto Italia) che hanno ricevuto il messaggio da Meta su un potenziale hackeraggio del cellulare. Secondo il quotidiano israeliano Haaretz il produttore israeliano di spyware Paragon ha interrotto all'inizio di questa settimana i suoi rapporti con i due soggetti italiani che avevano acquistato la tecnologia militare capace di violare smartphone criptati e li ha disconnessi da Graphite. Si tratterebbe di un'agenzia di polizia e un'organizzazione di intelligence.

La rescissione sarebbe legata all’uso improprio della tecnologia. Sempre secondo fonti citate dal quotidiano israeliano, in seguito alle rivelazioni, Paragon ha chiesto all'Italia di rispondere alle accuse e di fornire loro dettagli sul presunto hacking. Una conferma è arrivata anche dal quotidiano britannico Guardian, secondo cui il contratto sarebbe stato prima sospeso venerdì scorso “per estrema cautela” poi rescisso definitivamente per aver violato i termini di servizio e il quadro etico concordato nell'ambito del suo contratto.

I parlamentari Pd Federico Fornaro e Lia Quartapelle hanno depositato alla Camera un'interrogazione parlamentare alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, chiedendo tra l'altro se il governo italiano è cliente della Paragon Solution. “I nostri diritti sono in pericolo", sottolinea Marco Grimaldi, vice capogruppo di Avs alla Camera.

“Preoccupano le notizie secondo cui l'esecutivo italiano avrebbe utilizzato lo spyware violando il contratto con l'azienda israeliana, mentendo su chi fossero i soggetti spiati", dichiara l'eurodeputato Pd, Sandro

Ruotolo, annunciando di aver depositato un'interrogazione alla Commissione europea per chiedere un'indagine per accertare i responsabili e la portata di questa violazione e adottare misure contro gli autori di tali attacchi.

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