Guerra e "Sud globale": ecco com'è andato il primo G7 di Meloni

Tra bilaterali, accordi sull'Ucraina e vertici sull'economia: la fitta agenda del presidente del consiglio durante il G7 ospitato in Giappone

Guerra e "Sud globale": ecco com'è andato il primo G7 di Meloni

Hiroshima è già blindata da diversi giorni. La città giapponese, chiamata ad ospitare una delle più delicate riunioni del G7 degli ultimi anni, è presidiata in lungo e largo dalle forze dell'ordine. I recenti attentati all'ex premier Abe e all'attuale capo dell'esecutivo, Fumio Kishida, hanno fatto crescere i timori per la sicurezza. I dispositivi sono scattati già ieri sera, quando sono arrivati, uno per volta, tutti i vari leader del G7. Tra i primi ad atterrare c'è stato il presidente del consiglio italiano, Giorgia Meloni.

Assieme ai colleghi della riunione delle sette economie più industrializzate, ai quali sono state mostrate le immagini dell'alluvione in Emilia Romagna, il capo dell'esecutivo si è recato in mattinata al memoriale che commemora il bombardamento atomico del 6 agosto 1945. Qui ognuno dei partecipanti ha lasciato un messaggio. "Oggi chiniamo il capo e ci fermiamo in preghiera - si legge nel messaggio lasciato da Meloni - Oggi non dimentichiamo che l'oscurità non ha l'ultima parola. Oggi ricordiamo il passato per scrivere, insieme, un futuro di speranza". Poi, subito dopo, il trasferimento nella sala conferenze dove è ufficialmente iniziata la riunione.

I bilaterali di Meloni prima del vertice

Il vertice dove i capi di governo di Usa, Gran Bretagna, Francia, Canada, Germania, Italia e Giappone si siedono attorno a un tavolo per dare seguito all'agenda fissata per le discussioni più importanti, altro non è che l'atto finale di giornate politiche frenetiche. Dove, prima della riunione finale, ampio spazio viene dedicato ai vertici bilaterali.

Al ritorno dal memoriale di Hiroshima, Giorgia Meloni ha tenuto un incontro con il premier canadese Justin Trudeau. Quest'ultimo, come raccontato dai media canadesi, ha espresso preoccupazioni per le posizioni tenute dal governo italiano sui diritti civili. "Il Canada - si legge nelle dichiarazioni di Trudeau riportate da Ottawa - è preoccupato da alcune delle posizioni che l'Italia sta assumendo in merito ai diritti Lgbtq". Dichiarazioni che non mancheranno di far discutere, anche all'interno della politica italiana. Dal canto suo, il presidente del consiglio ha replicato di non aver cambiato impostazione rispetto ai passati governi. Il colloquio ha poi virato su temi dove Roma e Ottawa hanno comuni visioni, ossia la questione legata alla sicurezza nell'area indo-pacifica e la guerra in Ucraina.

Più cordiale invece il bilaterale tenuto con il primo ministro britannico, Rishi Sunak. I due si erano incontrati già nelle scorse settimane a Londra e hanno espresso in quell'occasione la volontà di rilanciare la collaborazione tra i due Paesi. Intenzione ribadita anche da Hiroshima."Sono lieta di aver rivisto il primo ministro del Regno Unito Rishi Sunak a margine dei lavori del G7 in corso in Giappone, a Hiroshima - ha scritto Meloni su Twitter - insieme abbiamo dialogato sui principali temi internazionali cui collaboriamo in stretta sinergia. Proseguiamo su questa strada, forti anche dell'intensità dei nostri rapporti, per affrontare insieme le sfide future".

Infine, poco prima del vertice, i capi di governo dell'Ue presenti hanno tenuto una riunione interlocutoria per provare a fissare una comune posizione. Meloni si è quindi incontrata in separata sede con il presidente francese Emmanuel Macron, con il cancelliere tedesco Olaf Scholz e con il presidente della commissione europea, Ursula von der Leyen. Con il capo dell'esecutivo tedesco, in particolare, il presidente del consiglio ha concordato un bilaterale da tenere nei prossimi giorni a Roma.

Dossier Ucraina

All'interno della stanza della riunione del G7, l'argomento più toccato ha riguardato l'Ucraina. I leader dei Paesi più industrializzati hanno scritto un documento comune in cui, tra le altre cose, è stata messa nero su bianco ancora una volta l'esplicita condanna dell'azione russa contro Kiev. A Mosca è stato chiesto il ritiro immediato delle truppe e la fine della retorica sul nucleare, ritenuta la più pericolosa per la stabilità mondiale.

Nel vertice, Giorgia Meloni ha portato la posizione del suo governo sul tema. L'Italia, così come ribadito dal presidente del consiglio sia durante la riunione che nei bilaterali, continua a stare dalla parte dell'Ucraina. Un modo per ribadire, anche in sede di G7, il sostegno di Roma alla causa ucraina. A Hiroshima intanto è atteso Volodymyr Zelensky, partito da Gedda con un aereo messo a disposizione dal governo francese. Nella città saudita, il presidente ucraino è stato ospita del vertice della Lega Araba. Meloni rivedrà Zelensky a distanza di quasi una settimana dalla visita del leader di Kiev a Roma.

L'intervento sull'economia

Per quanto riguarda i temi economici, Giorgia Meloni avrebbe posto il problema relativo a una maggiore cooperazione con quello che il presidente del consiglio ha definito "Sud Globale". "Abbiamo bisogno di una migliore e più efficace collaborazione con il Sud Globale - ha dichiarato Meloni durante la riunione - Occorre quindi lavorare insieme per dare forma a un ordine economico internazionale libero e aperto, concentrarci sull'espansione delle relazioni commerciali rimanendo fermi sui principi di apertura, trasparenza, concorrenza leale (perché nessun mercato può essere libero se non è anche equo) e Stato di diritto".

I temi economici sono stati tra i più dibattuti durante la giornata del G7 di Hiroshima, anche se dettagli in tal senso usciranno nelle prossime ore. Questo venerdì di vertice si è concluso con la consueta cena tra i leader: domani altre sessioni di lavoro, poi il rompete le righe.

Meloni dovrebbe tornare a Roma, dopo una lunga trasferta che l'ha vista in Islanda prima di recarsi in Giappone, tra domenica e lunedì. Un rietro delicato a Palazzo Chigi, visto che martedì sarà in agenda il consiglio dei ministri che dovrà occuparsi dell'alluvione in Romagna.

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