Macron prende tempo: "Governo nuovo solo dopo le Olimpiadi". Poi gela la sinistra

Martedì sera è andata in onda la prima intervista del presidente francese dopo le elezioni legislative del 30 giugno e 7 luglio. I leader della coalizione di sinistra proporranno il nome di Lucie Castets, ma il Capo di Stato frena

Macron prende tempo: "Governo nuovo solo dopo le Olimpiadi". Poi gela la sinistra
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Bisognerà aspettare perlomeno il 12 agosto prima che in Francia nasca un nuovo governo nazionale. Emmanuel Macron ha infatti annunciato che non nominerà il prossimo primo ministro e la sua squadra dell'esecutivo prima della fine delle Olimpiadi: una scelta adottata in nome della "tregua" che ha invocato sostenendo che, se si facesse l'opposto, si "creerebbe un disordine" durante l'evento sportivo planetario organizzato proprio a Parigi. Insomma: nel complesso sarebbero passati due mesi abbondanti tra lo scioglimento anticipato dell'Assemblea (9 giugno) al passaggio di testimone con Gabriel Attal.

Fino a Ferragosto, sostanzialmente "dobbiamo concentrarci sui Giochi. E poi da lì, a seconda di come vanno queste discussioni, sarà mia responsabilità nominare un primo ministro o una prima ministra e affidargli il compito di costituire un governo e di avere la più grande assemblea che gli permetta di agire e di avere la stabilità", ha detto il presidente della Repubblica sulle emittenti France 2, France Inter e franceinfo. "La maggioranza uscente ha perso queste elezioni, ma nessuno ha vinto", ha affermato nella sua prima intervista rilasciata dopo lo svolgimento delle elezioni legislative.

"Oggi mi aspetto che le forze politiche siano all'altezza di ciò che hanno fatto tra un turno e l'altro". Il Capo dello Stato francese ha così auspicato che le forze politiche si uniscano contro il Rassemblement National e esse facciano "dei compromessi". Secondo Macron inoltre è "falso dire che il Nuovo Fronte Popolare avrebbe una maggioranza, qualunque essa sia". In questo modo ha respinto di fatto la proposta della sinistra di nominare premier la sua candidata, Lucie Castets, che è un'alta funzionaria fino a oggi sconosciuta e il cui nome è venuto fuori meno di un'ora prima dell'incontro presidenziale.

"La domanda non è un nome. La domanda è quale maggioranza può essere ottenuta in Assemblea affinché un governo della Francia possa passare delle riforme, approvare un bilancio e far avanzare il Paese", ha aggiunto quando mancano a tre giorni dalla cerimonia di apertura delle Olimpiadi a Parigi.

E se nessuno può applicare il suo programma, "né il nuovo Fronte popolare, né la maggioranza uscente, né la destra repubblicana" potrà farlo. La responsabilità di questi partiti è dunque quella "di uscire in qualche modo" da questa prova, ha chiosato Emmanuel Macron. "Tutte le democrazie europee lo fanno".

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