Stallo è la parola più utilizzata nelle ultime ore dalle parti di Bruxelles. Proprio una fase di stallo nelle trattative in seno al Consiglio europeo ha provocato lo stop dei negoziati sulla riforma del sistema di asilo e sullo screening dei migranti anche all'interno del parlamento europeo. Ad annunciarlo è stato Elena Yoncheva, eurodeputata socialista a capo del gruppo di contatto incaricato di velocizzare la riforma sull'asilo. Con la fumata nera all'interno delle istituzioni comunitarie, si complica anche il cammino del più complessivo pacchetto di riforma per la gestione dell'immigrazione. Il tutto in una fase molto delicata, soprattutto per l'Italia.
Lo stop dei negoziati sull'asilo
Lo stallo odierno non è arrivato come un fulmine a ciel sereno. Al contrario, un rallentamento delle attività volte a tramutare in norme le proposte approvate nei mesi scorsi sull’immigrazione era nell'aria. Eppure ad aprile si respirava un clima di ottimismo. L'europarlamento infatti in quel mese ha istituito dei "gruppi di contatto" con il consiglio europeo per giungere allo studio definitivo dei pacchetti di riforma in tema di migranti. Una sorta di commissione bicamerale, considerando che il consiglio spesso viene equiparato alla "Camera Alta" del parlamento europeo.
Tra i gruppi di contatto c'era anche quello per l'appunto incaricato di redigere la riforma sull'asilo. Un vero e proprio punto cardine per l'intera futura nuova impostazione sulla gestione dei flussi migratori in Europa. Ma qualcosa è andato storto. Elena Yoncheva ha sottolineato l'importanza di dare un segnale per sbloccare l'attuale stallo sulla riforma riscontrato in sede di consiglio europeo.
"Abbiamo appreso con rammarico che gli sforzi della presidenza di turno spagnola per raggiungere un mandato negoziale del Consiglio sul regolamento sulla crisi sono in fase di stallo - si legge in una nota di Yoncheva - Il Parlamento ha più volte sottolineato il suo impegno verso una riforma globale della politica di asilo e migrazione dell'Unione Europea ma ciò è possibile solo se vengono affrontati tutti gli aspetti di questa riforma, anche per quanto riguarda la solidarietà e l'equa condivisione di responsabilità tra gli Stati membri dell'Ue".
"È quindi con grande rammarico che oggi abbiamo informato la presidenza di turno della nostra decisione di sospendere i negoziati con il Consiglio sui regolamenti Eurodac e sullo screening - ha proseguito la deputata a capo dl gruppo di contatto sulla riforma - in assenza di un mandato del Consiglio sulla regolamentazione delle crisi".
Cammino in salita per l'intera riforma
Così come riportato dall'Agi, l'impasse all'interno del consiglio europeo sarebbe stato provocato dalla contrarietà alla nuova riforma sull'asilo e sullo screening dei migranti in arrivo da parte di alcuni governi dell'est Europa. La riforma in questione, tra le altre cose, prevedeva l'istituzione di un database europeo per le richieste di asilo.
Lo stop su questi due riforme rischia di far saltare l'iter sull'intero pacchetto di riforma. A sottolinearlo è stata la stessa Elena Yoncheva.
"I dossier del Patto - ha dichiarato - sono interconnessi e fare progressi su alcune proposte piuttosto che su altre rischia di portare a un blocco dei negoziati". L'intera riforma potrà cioè vedere la luce solo se ogni tassello sarà al suo posto. Diversamente, si perderà altro tempo e ogni nuova iniziativa politica rischierà inesorabilmente di arenarsi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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