Migranti, il Regno Unito segue la linea Meloni: "Accordi per ridurre i flussi"

Accordi bilaterale con i Paesi di provenienza per ridurre i flussi migratori: il governo laburista del Regno Unito ora "copia" l'Italia a fronte dei risultati ottenuti dal governo Meloni

Migranti, il Regno Unito segue la linea Meloni: "Accordi per ridurre i flussi"
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Nel Regno Unito lo chiamano "Meloni-style", come titola "The Times", uno dei più prestigiosi quotidiani inglesi. È il sistema di gestione dei migranti che si basa sugli accordi bilaterali stipulati con i Paesi di provenienza, ai quali vuole fare ricorso ora il governo inglese per contrastare l'immigrazione clandestina. Uno schema testato dal governo di Giorgia Meloni con Libia e Tunisia, che ha portato a una riduzione di oltre il 64% degli sbarchi in un anno, che ora il governo inglese vuole replicare. Il primo ministro laburista Keir Starmer, solo poche settimane fa, è venuto a Roma proprio per "prendere lezioni" dal presidente del Consiglio italiano su come ha agito, per tentare un approccio simile nel suo Paese e ora, come riferiscono i media d'oltre Manica, il ministro dell'Interno britannico, Yvette Cooper, avrebbe avviato delle trattative con diversi governi, tra cui quelli della regione autonoma del Kurdistan iracheno, della Turchia e del Vietnam.

The Times ipotizza che l'obiettivo del governo Starmer sia soprattutto quello di stringere rapporti con il governo del Kurdistan, che nel Regno Unito viene considerato come il Paese di provenienza della maggior parte dei criminali che compongono le bande del Paese. Barzan Majeed, uno dei più noti trafficanti di esseri umani d'Europa, è stato arrestato in Iraq. Majeed per anni è stato il capo di una gang che organizzava traversate via mare verso il Regno Unito. Lo scorso maggio è stato intercettato dalla Bbc a Sulaymaniyah, nel Kurdistan iracheno, e ha ammesso che durante la sua attività era riuscito a far arrivare Oltremanica circa 10mila migranti irregolari. Proprio sull'impronta della soluzione italiana, nelle scorse settimane squadre di funzionari inglesi si sono recate in Kurdistan per colloqui informali e per valutare la fattibilità e l'utilità degli accordi.

"La valutazione fatta dopo quel viaggio è stata che i cittadini curdi monopolizzano ogni parte dei viaggi (attraverso la Manica) compiuto dai migranti su piccole imbarcazioni, dall'approvvigionamento dei natanti sino al caricamento a bordo delle persone dalle spiagge in Francia", ha spiegato la fonte al quotidiano britannico.

Ogni Paese avrà un proprio accordo personalizzato e alcuni degli accordi potrebbero prevedere un impegno delle agenzie di sicurezza del Regno Unito, che avrebbero il compito di formare le agenzie locali per identificare e smantellare le bande di trafficanti attive nei loro territori. Le principali nazionalità di provenienza dei migranti irregolari che arrivano nel Regno Unito sono: Afghanistan, 5.730 (18%); Iran, 3.844 (13%); Vietnam, 3.031 (10%); Turchia, 2.925 (10%); e Siria, 2.849 (9%).

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