La Germania ha deciso di effettuare una stretta sui migranti e richiedenti asilo dopo l'attentato terroristico di Solingen rivendicato dall'Isis. Tre persone sono morte, altre sono rimaste gravemente ferite. Al grido di "Allah Akbar", il rifugiato siriano Issa al Hasan ha accoltellato a caso le persone che ha trovato sotto il palco del "festival della Diversità" organizzato per celebrare i 650 anni della città nel nome del suo multiculturalismo. Le misure (quasi) draconiane sono state assunte dal governo di Olaf Scholz, composto da una coalizione di sinistra con all'interno anche Verdi e sinistra estrema che hanno sempre difeso l'immigrazione ma si sono resi conto che serve un freno. La stessa consapevolezza non l'hanno raggiunta le Ong dei migranti, quelle che con le loro navi li recuperano nel Mediterraneo, che stanno aspramente criticando le mosse dell'esecutivo.
Ma stanno facendo di più, come dimostra il post di Gorden Isler, patron della Ong Sea-Eye, che pur di negare il problema islamico ha trasformato l'Isis in una organizzazione fascista. "Ridurre la migrazione? Questo dovrebbe far parte della risposta all'attacco terroristico in Solingen? Un attacco contro persone che stavano celebrando una festa della diversità e sono state brutalmente assassinate per conto di un'organizzazione terroristica fascista? Vorrei una spiegazione", scrive Isler sul suo profilo. Il fenomeno non dovrebbe essere sottovalutato, perché mette in evidenza una scientifica volontà di alterare la verità in nome della propaganda.
„Migration reduzieren“?
— Gorden Isler (@gorden_isler) August 31, 2024
Das soll Teil der Antwort auf den terroristischen Anschlag in #Solingen sein? Ein Anschlag auf Menschen, die ein Fest der Vielfalt feierten und brutal im Auftrag einer faschistischen Terrororganisation ermordet worden sind? Ich wünsche mir eine Erklärung. https://t.co/cOapawPkZe
La manipolazione della realtà è una delle armi più potenti di cui si dispone nell'era dell'iper-informazione. I cittadini subiscono un bombardamento continuo di notizie tramite i social, il che rende ancora più complicato distinguere tra ciò che è vero e ciò che non lo è. E c'è chi in tutto questo ne approfitta, incuneandosi tra le trame dell'ideologia per fornire informazioni sbagliate. In questo, le Ong dei migranti da tempo fanno scuola: la propaganda pro-immigrazionista di queste compagini le colloca sempre più nell'alveo delle organizzazioni politiche, più che umanitarie. E i finanziamenti ricevuti spesso da partiti che si pongono a sinistra dell'agone politico ne sono una plastica dimostrazione. Uno degli argomenti che maggiormente ricorrono nelle argomentazioni delle sinistre europee, in particolare quella italiana, contro le destre è il fascismo. A sinistra vedono fascisti ovunque e li vedono soprattutto in chi, legittimamente nella società democratica, esprime un pensiero diverso.
Perché negare la natura jihadista islamica dell'Isis trasformandola in fascista? Una delle ragioni potrebbe essere proprio legata alla propaganda. I "fascisti" sono il nemico da combattere per la sinistra e le per le Ong, che definiscono così il governo italiano ogni volta che questo le sanziona. Parlare di islam come di entità radicale e pericolosa avvalorerebbe le decisioni del governo tedesco che vuole riportare la sicurezza nel Paese. Inoltre, sono noti i casi in cui i jihadisti sono arrivati in Europa dal Mediterraneo, sbarcati in Italia e poi spostatisi nel resto del Continente.
Se le Ong ammettessero questo, offrirebbero il fianco a chi ne vuole limitare l'azione. Questa è una manipolazione in nome della propaganda da parte del fondatore di una delle Ong tedesche. Una pratica in uso anche nel periodo fascista.
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