Migranti, la Germania cambia la linea: adesso apre sul patto

Il governo tedesco avrebbe dato il proprio ok all'accordo sul nuovo patto per i migranti, ma da Budapest è arrivato lo stop di Orban: "Si tratta di una follia, lo impediremo"

Migranti, la Germania cambia la linea: adesso apre sul patto
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Due reazioni diverse da due governi molto distanti, specialmente a livello politico. Si può sintetizzare così l'odierna giornata politica europea: da Berlino infatti, il cancelliere Olaf Scholz avrebbe dato il suo benestare all'accordo comunitario sul nuovo patto per i migranti. Da Budapest invece, il premier Viktor Orban ha fatto sapere di non condividere il piano e che dunque il suo governo farà di tutto per bloccarlo. Possibile che le posizioni del premier ungherese saranno seguite dagli altri governi dell'area Visegrad.

Il via libera del governo tedesco al patto

La vera partita si giocherà domani a Bruxelles. Qui infatti si riuniranno tutti i 27 ministri dell'Interno dell'Ue, in agenda c'è la discussione sul tema immigrazione e in primo piano è stato inserito per l'appunto il nuovo patto per i migranti. Si tratta di un progetto, portato avanti soprattutto dalla commissione europea guidata da Ursula Von Der Leyen, all'interno del quale sono state inserite proposte di riforma sull'asilo e, più in generale, sulla gestione del dossier migratorio.

Un tema quindi molto spinoso, considerando quanto sta accadendo in Italia con l'emergenza sbarchi in questi mesi e le annesse polemiche politiche che hanno riguardato Roma, Berlino e Parigi. Con i governi francese e tedesco che più volte sembrano essersi messi di traverso sulla possibile solidarietà da offrire all'Italia alla luce dell'attuale situazione.

Qualcosa sembra muoversi sotto il fronte politico. Così come trapelato sui media tedeschi infatti, il cancelliere tedesco Olaf Scholz nel corso di una riunione del governo avrebbe dato il via libera al patto sui migranti. Dunque domani a Bruxelles il suo ministro dell'Interno avrà mandato di non astenersi dalla votazione prevista nella riunione tra i 27. Il semaforo verde di Scholz potrebbe essere decisivo per giungere a un definitivo accordo tra i ministri, prima di passare poi la palla al Consiglio Europeo.

Il "no" di Orban

Tuttavia l'accordo potrebbe allonantanarsi. E questo perché a est c'è molto scetticismo sul nuovo patto. Il premier ungherese Orban è stato il primo a mettere le mani avanti e a dichiarare che non è intenzione del suo governo votare favorevolmente al piano europeo. "Bruxelles - ha scritto Orban su X/Twitter - vuole farci andare giù il fallito patto sui migranti prima delle prossime elezioni europee. Mentre i migranti illegali attaccano i nostri poliziotti, Bruxelles vuole costringerci a farli entrare. Un'altra idea folle della bolla di Bruxelles. Non lo permetteremo!"

Al

momento non sono arrivate reazioni dalla Polonia, altro Paese da sempre contrario al nuovo patto. Ma sembra molto probabile che anche Varsavia si metterà di traverso, al pari degli altri governi della cosiddetta Area Visegrad.

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