Le ultime due espulsioni avvenute tra le fila dei 5 Stelle, ovvero quelle di De Bonis e De Falco, unite alle altre due sulle quali si vocifera da tempo, cioè Fattori e Nugnes, creano qualche preoccupazione. Ora al Senato, infatti, i numeri iniziano ad essere decisamente risicati per la maggioranza, che mantiene per il momento solo 4 voti di margine.
Questa sarebbe la motivazione ad aver spinto i pentastellati, secondo i media, a tentare un approccio con Fratelli d’Italia. Intervistato da “Il Messaggero” proprio a proposito della perdita di numeri a Palazzo Madama, il senatore Stefano Patuanelli difende le scelte del suo partito, come riportato da “RaiNews”. “I margini sono più ristretti. Ma non si può pensare di derogare ai principi in nome della convenienza politica. A prescindere dai numeri, chi non si comporta in un certo modo non può restare nel M5S”. Nessuna chiusura preventiva, nemmeno nei confronti della compagine di destra guidata da Giorgia Meloni. “Se altre forze politiche percepiscono la bontà dei nostri provvedimenti, ben vengano i loro voti. Non c'è nessun tabù verso Fratelli d'Italia così come per nessun'altra forza politica”. Dopotutto “nella scorsa legislatura il M5s ha votato con il centrosinistra i provvedimenti che riteneva necessari per il Paese. E lo stesso avrebbe fatto se avesse governato il centrodestra”.
La replica di FdI è affidata a Fabio Rampelli, membro del direttivo, intervistato da “Tpi”. “Queste sono le dichiarazioni, unilaterali, di un esponente del M5s. È un governo che punta unicamente alle elezioni europee e non a dare all’Italia la stabilità di cui ha bisogno. A questi giochi noi non partecipiamo. Lega e Movimento 5 Stelle stanno giocando una partita tutta politica con il solo obiettivo di andare all’incasso alle elezioni di fine maggio. Nel governo non c’è lo straccio di un disegno. Per questo anche solo pensare che Fratelli d’Italia possa partecipare a questo gioco è un’ipotesi folle”.
Fdi continuerà una forte “opposizione patriottica, per il bene dell’Italia”. Il sostegno o l’opposizione del partito avverrà solo sulla base della bontà delle proposte portate in aula. La prima sarà quella relativa alla legge sulla legittima difesa. “Abbiamo già votato a favore in Senato”, prosegue Rampelli, “anche se il dispositivo che sta uscendo è annacquato”. Chiara la posizione sul Global Compact, per la quale il sostegno di Fratelli d’Italia arriverà ovviamente solo in caso di no: “voteremo con Lega e Movimento 5 Stelle”. Non è un’opposizione pregiudizievole, ma ragionata sulla base delle proposte. “Abbiamo già votato a favore del decreto immigrazione e sicurezza.
Ma è impossibile pensare a un nostro appoggio esterno a questo governo”.In conclusione il consiglio ai pentastellati: “Se la preoccupazione sono i numeri in Senato, la smettessero di espellere parlamentari al primo segno di dissidenza”.
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