Hanno continuato a ballare nonostante il freddo ed il maltempo, gli oltre seimila giovani che da sabato notte si sono dati appuntamento all'interno di un ex area industriale Fiat a Nichelino, nella frazione di Stupinigi, a due passi dalla famosa residenza di caccia dei Savoia.
L'area, che si estende fino al confine con il comune di Borgaretto, nell'hinterland di Torino, è grande diecimila metri quadrati e i ravers sarebbero stati più del doppio, se l'immediato intervento delle forze dell'ordine non avesse scoraggiato centinaia di giovani, che hanno così deciso di tornarsene a casa. E chi ha trovato una sistemazione pare intenzionato a non levare le tende almeno fino alla mezzanotte di oggi. Il raduno illegale è stato organizzato grazie al tam tam su Telegram ed era stato presentato nel dark web come uno degli eventi più grandi d'Europa: le previsioni erano di almeno 30mila persone, provenienti soprattutto da Italia, Francia ed Olanda. Massiccio l'impiego di forze dell'ordine per creare un cordone di sicurezza intorno all'area che, per evitare incidenti, non sarà sgombrata. All'interno della zona industriale dismessa, è stato allestito un punto di soccorso della Croce Rossa, visto che i ragazzi ballano all'interno di capannoni con vetri rotti, travi a vista, con ravers che si arrampicano sui tetti pericolanti e si sporgono dalle finestre orlate di vetri aguzzi. Solo a poche ore di distanza dal via della musica, alcuni di loro sono stati portati in ospedale per fratture e traumi celebrali in seguito a cadute accidentali ma anche per abuso di alcol e sostanze stupefacenti. «Situazione complessa ma sotto controllo - dice il sindaco di Nichelino, Giampiero Tolardo - purtroppo queste iniziative sono imprevedibili».
Nel tentativo di contenere l'onda del rave il sindacato di polizia Siulp ha fatto sapere che tre poliziotti sono rimasti feriti: uno vittima del lancio di alcuni sassi, gli altri due durante un tentativo di investimento con un camion. «Nessuno si sogni di addebitare responsabilità alle forze dell'ordine - ha ribadito il segretario generale del Siulp, Eugenio Bravo - Piuttosto le colpe ricadano sulle politiche della tolleranza e del buonismo». Ed infatti il rave all'ombra della storica Palazzina dei Savoia è già diventato un caso politico. Contro quella che da più parti è stata definita la mala gestione del ministro degli Interni Luciana Lamorgese - reduce dalle critiche di pochi mesi fa, per il raduno di Viterbo - punta il dito Giorgia Meloni, ledear di Fratelli d'Italia: «In migliaia, raggruppati con appelli online, hanno organizzato l'ennesimo maxi rave illegale. Ormai questa gente ha capito che con un ministro come il nostro, tutto è consentito in Italia. Pugno duro con i lavoratori in piazza, carta bianca per facinorosi o chiunque voglia organizzare mega party illegali: questo è il modello Lamorgese». Il leader della Lega, Matteo Salvini, chiede che la Lamorgese riferisca in Parlamento. «Altro rave party abusivo, altra violenza e poliziotti feriti. Se il ministro non è in grado di garantire l'ordine pubblico e il rispetto delle regole lasci il posto ad altri».
Duro anche il commento della deputata torinese di FdI, Augusta Montaruli: «Un altro rave party che crea disagio alla cittadinanza con assembramenti, disturbo alla quiete pubblica e uso spavaldo di droga. A Stupinigi si sta replicando il disastro per mano del ministro incapace e stavolta o è mancato il minimo controllo oppure si è lasciato fare».
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