«La Chiesa deve vergognarsi e chiedere perdono per gli abusi e cercare di risolvere questa situazione con umiltà cristiana e fare tutto il possibile perché non succeda più» è alle autorità belghe nel castello di Laeken che Papa Bergoglio si rivolge. Francesco è in Belgio per il suo 46esimo viaggio apostolico e ha toccato temi importanti: dalla pedofilia alle adozioni forzate, «dall'inverno demografico» «all'inferno della guerra». Nel pomeriggio, parlando nell'Università Cattolica di Lovanio, che celebra i suoi 600 anni, Francesco ha detto che «la formazione culturale non è mai fine a sé stessa e le Università non devono correre il rischio di diventare delle «cattedrali nel deserto». Ed è qui che Francesco richiama il ruolo autentico della Chiesa in Europaproprio mentre esorta il Vecchio Continente a ritrovare la sua memoria e il suo «vero volto» per «sconfiggere l'inverno demografico e l'inferno della guerra». «Allargare i confini e diventare uno spazio aperto per l'uomo e per la società è la grande missione dell'Università», ha sottolineato il Pontefice parlando nello storico ateneo che ha visto tanti studenti famosi, a partire da Erasmo da Rotterdam. «E, a questo proposito, voglio dirvi sinceramente: grazie! Grazie perché, allargando i confini, vi siete fatti spazio accogliente per tanti rifugiati che sono costretti a fuggire dalle loro terre, tra mille insicurezze, enormi disagi e sofferenze a volte atroci. E mentre alcuni invocano il rafforzamento dei confini, voi, in quanto comunità universitaria, i confini li avete allargati, avete aperto le braccia per accogliere queste persone segnate dal dolore, per aiutarle a studiare e a crescere», ha sottolineato il Papa. Francesco teme che i conflitti in atto diventino «una guerra mondiale» e ha orrore dell'odio crescente. Fa appello alla pietà cristiana e al ruolo della Chiesa, di nuovo. E chiede di nuovo scusa per gli abusi imperdonabili da essa perpetrati in passato.
Al suo rientro in Nunziatura, Papa Francesco ha incontrato 17 persone vittime di abuso da parte di membri del clero in Belgio. Nel corso dell'incontro, durato più di due ore, i partecipanti hanno potuto portare al Papa la propria storia e il proprio dolore. Il Pontefice ha preso nota delle loro richieste per poi studiarle.
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