Qualsiasi cosa accada Neymar ha raccolto una delle peggiori figure della sua carriera. Un anno fa di questi tempi ai mondiali di Russia cadeva a terra tarantolato, guadagnandosi il soprannome di «acrobata da circo». Questa volta invece gli è andata peggio, messo alle corde non da un difensore dallo spirito belluino, ma da una ragazza che l'ha accusato di stupro. Una modella brasiliana di 26 anni, O.B., conosciuta tramite i social, ha infatti denunciato alle autorità brasiliane la stella del Paris Saint Germain. Il presunto crimine si sarebbe consumato a Parigi il 15 maggio, ma la donna ha sporto denuncia venerdì scorso a Santo Amaro, distretto di San Paolo, in Brasile. I due si sono incontrati in un albergo della capitale francese, il Sofitel Paris Arc de Triomphe, dove Neymar sarebbe arrivato apparentemente ubriaco e dopo aver parlato e scambiato carezze, sarebbe diventato aggressivo, costringendola a rapporti sessuali contro la sua volontà.
Neymar ha respinto le accuse di stupro, parlando di trappola e di tentativo di estorsione. Ma per farlo ha dovuto gettare ai rovi la riservatezza pubblicando un video nel quale mostra tutti i dettagli della conversazione con la presunta vittima. «Sono accusato di stupro, è una parola pesante, molto forte, ma è quello che sta succedendo», ha detto il fuoriclasse brasiliano in un video postato su Instagram a mezzanotte di sabato e già visionato da oltre 100 milioni di persone. «Tutto questo mi sorprende, è qualcosa di molto brutto, molto triste, perché chi mi conosce sa che tipo di persona sono, sa che non farei mai una cosa del genere», continua Neymar nel video, prima di mostrare tutta la conversazione avuta con la donna. «Sono momenti intimi, ma è necessario mostrarli per poter far capire a chi mi conosce che non è successo nulla», spiega O Ney. Il calciatore quindi dedica alcuni minuti del filmato mostrando lo scambio di messaggi dal contenuto erotico, avvenuto tramite WhatsAapp, tra i mesi di marzo e maggio, comprese foto della giovane donna nuda, in perizoma e in atteggiamenti piuttosto spinti.
Per salvare l'onore è andato incontro a una nuova grana: la polizia di San Paolo l'ha denunciato con l'accusa di crimine informatico per aver divulgato i dati sensibili della donna, reato che prevede una condanna a cinque anni di carcere. «È stata una trappola e ci sono cascato, spero che serva da lezione per il futuro», ha aggiunto il giocatore. Al resto ci sta pensando il legale Marco Motta, raccontando ai media che il suo cliente «è stato vittima di un tentativo di estorsione da parte di un avvocato di San Paolo che rappresentava gli interessi della donna».
Anche il padre e agente del giocatore, Neymar Santos, è intervenuto assicurando che suo figlio «non ha commesso alcun reato, abbiamo le prove». Prove che stanno generando barzellette sul conto del calciatore, apostrofato sui social col soprannome di «bananinho».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.