Addio al redditometro. Premio a chi "concorda"

Stop del Senato: "Evitare strumenti induttivi di massa". Incentivi a chi aderisce alla conciliazione

Addio al redditometro. Premio a chi "concorda"
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Premi per chi aderisce al concordato preventivo biennale, incentivi per i contribuenti virtuosi e stop al redditometro. E poi ancora: il rinvio del versamento dell'acconto all'anno successivo con opportune rateizzazioni, via libera all'introduzione di una tassazione flat sul reddito incrementale e un'imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e relative addizionali da applicare in base alle pagelle di affidabilità.

La commissione Finanze del Senato vara mini-rivoluzione nel rapporto tra cittadino e Fisco con i pareri licenziati ieri sugli interventi correttivi alla legge delega fiscale approvata dal Parlamento 11 mesi fa. Sono due le novità di grande impatto. La prima: lo stop al redditometro, ossia il vecchio metodo per comparare le spese di un contribuente con il suo reddito dichiarato, e così individuare eventuali somme evase nel caso di incoerenza tra i due valori. Nel parere si invita il governo a incrementare le tutele dei contribuenti, evitando di ripristinare strumenti e istituti a carattere induttivo di massa. Il redditometro sarà applicato solo per i contribuenti a rischio evasione. Scatterà verso le situazioni che presentano alti livelli di scostamento di congruità tra spese e redditi dichiarati, anche prevedendo soglie percentuali che riducano o eliminino la discrezionalità dell'Agenzia delle Entrate.

La seconda novità che arriva dalla commissione Finanze del Senato, presieduta dal leghista Massimo Garavaglia, riguarda il sistema di premialità per i contribuenti virtuosi. Entrano in campo le pagelle di affidabilità: si tratta di un'imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e relative addizionali da applicare in base alle pagelle. Verrebbe così prevista un'aliquota del 10% per i contribuenti più virtuosi fiscalmente, cioè con punteggio Isa da 8 a 10, del 12% per i soggetti con voto tra il 6 e l'8 e del 15% per i soggetti meno affidabili, con voto inferiore a 6.

Il parere della commissione interviene poi anche in tema di adempimenti tributari, sollecitando l'estensione, con partenza dal 1° gennaio 2025, da 30 a 60 giorni del termine per il pagamento degli avvisi bonari. Si tratta di interventi correttivi richiesti dalle associazioni di categoria che il Parlamento decide di raccogliere. Ok inoltre all'introduzione di una tassazione flat sul reddito incrementale concordato rispetto a quanto dichiarato l'anno precedente all'ingresso nel regime.

Nel centrodestra resta la soddisfazione per il superamento del redditometro, strumento che tante polemiche e divisioni aveva creato. Soprattutto in Forza Italia: «La cancellazione finale, definitiva e ufficiale del redditometro - commenta a caldo il capogruppo dei senatori Maurizio Gasparri - è un impegno che avevamo preso con gli elettori e con la pubblica opinione.

Oggi con la delega fiscale sono stati introdotti diversi strumenti per contrastare l'evasione. Del resto, i risultati del governo di centrodestra nel recupero di somme sottratte al fisco sono stati significativi. Nel 2023 sono stati recuperati 25 miliardi».

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