Aerei, l'ombra degli scioperi sull'estate dei viaggiatori

Poco personale, scontri sindacali, caro carburante. Cancellazioni all'ordine del giorno per le "low cost"

Aerei, l'ombra degli scioperi sull'estate dei viaggiatori

Volo, dove sei? Se la prima settimana d'estate è un segnale di ciò che ci aspetta nei prossimi mesi, prepariamoci a una stagione di scioperi nel trasporto aereo.

Il tanto agognato ritorno a viaggiare si sta infatti scontrando con un'ondata di proteste da parte dei lavoratori delle compagnie aeree, in particolare low cost. Secondo Filt e Uiltrasporti, che hanno proclamato sabato uno sciopero di 24 ore di Ryanair, Easyjet e Volotea, in Italia sono stati cancellati oltre 90 voli Ryanair e sono ormai centinaia i viaggi annullati a livello europeo, dove la protesta ha coinvolto Portogallo (24, 25 e 26 giugno), Francia (25 e 26 giugno) e Belgio (24, 25 e 26 giugno) mentre in Spagna i piloti e gli assistenti di volo incroceranno le braccia ancora il 30 giugno, l'1 e il 2 luglio.

Estate calda sul fronte delle rivendicazioni sindacali, dunque, come non se ne vedevano da tempo.

Come spesso accade poi, Ryanair sguazza al centro della polemica. Su Twitter è girata la comunicazione della compagnia irlandese che comunicava a un passeggero la cancellazione del suo volo «a causa di un inutile sciopero indetto dall'unione belga». E come risposta alle richieste dei sindacati al momento è arrivata la disponibilità nel periodo estivo a fornire l'acqua al personale viaggiante, che finora era a pagamento. I sindacati mentre parlano di concessione «quasi offensiva», avvertono che la protesta proseguirà a luglio fino a che non si discuterà l'adeguamento dei salari ai minimi previsti dal contratto nazionale del trasporto aereo, la cancellazione dell'accordo sul taglio degli stipendi e il pagamento delle giornate di malattia, oltre al riconoscimento delle giornate di congedo obbligatorio durante la stagione estiva. Che dovrebbe vedere il trasporto aereo essere a luglio solo del 14 per cento inferiore al 2019 e ad agosto il 15 per cento in meno, secondo Airport Council International (Aci) Europe.

Ma sono anche altri i problemi che potrebbero frenare la nostra voglia di volare. L'aumento della domanda di viaggi e la crescita del prezzo del carburante spingono in alto i prezzi dei biglietti. Ma le compagnie in molti casi non riescono a fronteggiare le richieste di prenotazioni per il difficile reperimento del personale necessario e quindi riducono i voli. Non solo: la carenza di personale post pandemia, quella stessa che sta travagliando l'intero settore dell'ospitalità, dai ristoranti agli alberghi ai bar, riguarderebbe anche aeroporti, società di handling, smistamento bagagli, gestione dei passeggeri a terra e sicurezza privata, a fronte di una impennata delle prenotazioni per le vacanze estive.

Il Codacons fa i conti nelle vacanze degli europei, sottolineando il rischio di un ulteriore aumento dei prezzi. Sempre che si riesca a partire. «Negli ultimi giorni evidenzia l'associazione dei consumatori - le compagnie aeree europee hanno cancellato circa 41mila voli per il periodo estivo, tagliando 6,5 milioni di biglietti e riducendo fortemente i collegamenti».

Che fare? Uno stop indispensabile è la visita al sito dell'Enac, l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, che riporta l'elenco dei voli garantiti in caso di sciopero. E ricorda che durante gli stessi vi sono le fasce orarie di tutela, dalle ore 7 alle 10 e dalle ore 18 alle 21, nelle quali questi devono essere comunque effettuati.

Insomma l'agognato biglietto che giace nella vostra mail potrebbe non assicurarvi un decollo verso mari azzurri e

spiagge bianche: il ritorno alla normalità, sembra ancora ben lontano. E la felicità, breve, da prendere al volo. Incrociando le dita, e controllando l'operatività del proprio volo presso la compagnia aerea di riferimento.

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