Affittacamere ucciso in casa. Si indaga sull'ultimo cliente

Sparita l'auto, poco lontano gettati abiti sporchi di sangue. L'uomo, 58 anni, trovato a terra dalla sua assistente sociale

Affittacamere ucciso in casa. Si indaga sull'ultimo cliente
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Giallo a Bergamo. Riverso sul pavimento, profonde ferite alla testa, morto da giorni. È stato trovato così, ieri mattina, Luciano Muttoni, 58 anni, affittacamere di Valbrembo, nella Bergamasca, da un'assistente sociale che lo seguiva da tempo. L'uomo, secondo un primo esame medico legale, sarebbe stato ucciso con un oggetto pesante, forse un soprammobile o un martello. Colpi inferti con forza e, soprattutto, con ferocia inaudita secondo gli inquirenti che hanno aperto un fascicolo per omicidio.

A fare la drammatica scoperta una vicina che da mesi si occupava di Muttoni per alcuni problemi di salute. «Non rispondeva al telefono, mi sono preoccupata» racconta ai carabinieri intervenuti sul posto assieme al magistrato di turno. Via Giacomo Rossini 6E, una delle tante villette a schiera in cortile di una zona residenziale alle porte di Bergamo. Qui Muttoni aveva aperto una casa vacanze e le prenotazioni sulle varie piattaforme on line non mancavano. Faceva un po' di tutto Muttoni, a cominciare dal servizio taxi per turisti da e per l'aeroporto o per ristoranti e discoteche, tanto per sbarcare il lunario.

Sono le 9 di ieri mattina quando arriva la segnalazione al 112. «Correte, è sul pavimento in un lago di sangue». I primi ad arrivare sono i carabinieri della stazione di Villa d'Armè che allertano il 118 ma per l'uomo non c'è nulla da fare. Le indagini della Procura sono affidate al nucleo investigativo di Bergamo assieme ai colleghi della compagnia di Zogno. A chi aveva affittato una stanza nell'appartamento in cui lui stesso viveva? Si cercano gli ultimi contatti sia sul cellulare dell'uomo che sui canali dedicati, a cominciare da Booking e Facebook dove Muttoni aveva il suo profilo di lavoro, «Taxi Driver». I carabinieri cercano l'assassino soprattutto nelle immagini delle telecamere di una casa vicina.

Poche le certezze. Di sicuro giovedì Muttoni era ancora vivo. La mattina aveva portato la sua auto dal meccanico per una riparazione. Poche ore, tanto che nel pomeriggio era andato a ritirarla, come avrebbe testimoniato l'operaio. L'auto, però, è sparita. Non si trova dove il 58enne la parcheggiava di solito: portata via dal killer? Vicino al cimitero di Solza, a 10 chilometri di distanza, in serata i militari trovano indumenti sporchi di sangue, un giubbino, e documenti, tessere, della vittima. L'omicidio sarebbe avvenuto fra la notte di giovedì e quella di sabato anche se solo l'autopsia, disposta nei prossimi giorni, potrà accorciare l'arco temporale. Comunque un intervallo di decine di ore, sufficiente per allontanarsi e svanire nel nulla. Qualche traccia l'assassino, però, l'avrebbe lasciata, sia nel villino che sul vialetto esterno alle abitazioni come hanno rilevato gli esperti della scientifica.

Tracce deboli sotto la suola delle scarpe, sangue, che potrebbero essere riconducibili al Dna della vittima. Nessun segno di effrazione, forzatura, di porte e finestre. Nell'alloggio tutto è in ordine e non mancherebbe nulla, arma e soldi a parte. Muttoni comunque ha aperto all'assassino, magari lo ospitava da giorni.

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