Alfano: "Dublino superato, abbiamo vinto gli egoismi"

Il ministro dell'Interno rivendica la decisione dell'Ue come un suo successo: "L'Europa ha deciso in favore dell'Italia perché avevamo ragione noi"

Alfano: "Dublino superato, abbiamo vinto gli egoismi"

"Migranti: l'Ue ha capito che avevamo ragione noi. Il regolamento di Dublino è saltato". Il ministro dell'Interno Angelino Alfano su Twitter ribadisce quanto già espresso oggi con una lunga lettera al Corriere della Sera.

"Ieri è successa una cosa rara ed importante: l'Europa non ha discusso, ha deciso. Ieri è successa un'altra cosa importante e rara: l'Europa ha deciso in favore dell'Italia. Non lo ha fatto perché è stata buona, lo ha fatto – è la rivendicazione del ministro perché avevamo ragione noi". Alfano, poi, ricorda la strage di Lampedusa di un anno fa e Mare nostrum, “la più grande operazione umanitaria della storia della Repubblica” con “centomila vite salvate, purtroppo non tutte, da donne e uomini in divisa che ci hanno reso fieri della nostra bandiera".

Con la decisione assunta ieri al vertice straordinario Ue, "Dublino è entrato definitivamente in crisi. I profughi non stanno più nel Paese di primo ingresso, ma vengono ricollocati nei 28 Stati", secondo Alfano, che ora evidenzia "un'altra sfida", il rimpatrio degli irregolari, "sottoscrivendo accordi di riammissione con i Paesi africani da cui partono, incentivandoli economicamente, condizionando i finanziamenti della cooperazione con l'Africa alla collaborazione di questi Paesi nelle operazioni di rimpatrio". Operazione per la quale “"ho subito una campagna di denigrazione che ha sfiorato il dileggio, quasi monomaniacale da parte di alcuni", scrive Alfano attaccando i suoi oppositori. "Mentre questi guardavano i sondaggi, noi salvavamo vite" è l’accusa sprezzante indirizzata probabilmente verso la Lega Nord che, però, non cita mai esplicitamente nell’articolo.

Il ministro dell’Interno, poi, ripercorre le fasi che hanno portato all’avvio di Frontex che è a spese dell’Europa e che “sgrava completamente il nostro Paese” dal costo del salvataggio di vite umane. Ora, dopo aver sancito il principio di ridistribuzione dei migranti nei vari Paesi dell’Ue,“si apre un’altra sfida per l’Europa: quella di rimpatriare gli irregolari, sottoscrivendo accordi di riammissione con i Paesi africani da cui partono, incentivandoli economicamente, condizionando i finanziamenti della cooperazione con l’Africa alla collaborazione di questi Paesi nelle operazioni di rimpatrio”. “Io t’aiuto se tu mi aiuti”, è il principio a cui intende ispirarsi Alfano. “I nostri valori, i nostri principi, il nostro rispetto per la vita umana hanno vinto sugli egoismi e sulle ansie elettorali. Siamo consapevoli che ogni ondata di profughi sarà sfruttata dai razzisti anche di casa nostra, ma siamo certi che gli italiani non si volteranno mai dall’altra parte” e che “chi sta morendo in mare” sarà salvato.

“Solo dopo, gli chiedi se un profugo o un irregolare. Se è profugo lo accogli, se è irregolare lo rimpatri. Questo stiamo facendo”, è la conclusione del pistolotto moralista di Alfano. Resta forte dubbio che a queste parole stiano effettivamente seguendo i fatti.

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