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Gli artisti divisi tra applausi e fischi

Proietti: «Farà benissimo». Ma la Bouchet: «Io non l'avrei mai fatto»

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La discesa in campo di Lino Banfi, inserito dal M5s nell'assemblea dei consiglieri Unesco, fa discutere, soprattutto nell'ambiente dello spettacolo. Abbiamo raccolto le impressioni (divergenti) di due noti personaggi della scena attuale, quanto al fatto che il noto comico pugliese s'impegni «a rendere la figura del nonno patrimonio mondiale dell'Umanità». Gigi Proietti, artista di formazione teatrale che ha lavorato con Banfi, dichiara: «La notizia mi fa enorme piacere. Trovo che nominare ad ambasciatore dell'Unesco un attore sia cosa più che normale. Quello dell'attore è un mestiere molto nobile. E se abbiamo avuto un Papa come Giovanni Paolo II, che era attore, allora non vedo perché un attore come Lino Banfi non possa essere nominato ambasciatore. Questo è un onore per tutta la nostra categoria. Oltre al suo talento artistico, Lino ha dato sempre prova di saggezza, di buonsenso, di umanità. Sono convinto che farà benissimo. Se l'età potrebbe rappresentare un ostacolo? E perché mai? Io non sono un giovanotto, ho presentato proprio l'altra sera l'inaugurazione di Matera e credo di essermela cavata benino. Come reagirà la gente comune alla notizia? Se io faccio parte della gente comune e ne faccio parte ne sarà contenta. Le reazioni di Salvini? Ma lui scherzava. La notizia l'avrà colpito, come tutti, ma poi ne avrà apprezzato il forte valore simbolico».

Più pungente del comico romano, Barbara Bouchet. L'attrice, in partenza per Malindi, dove andrà a raggiungere Checcho Zalone che l'ha voluta sul set del suo nuovo film «Tolo Tolo» e dove interpreterà la parte d'una riccona, in compagnia del suo toy-boy, ha lavorato con Banfi in film come «Spaghetti a mezzanotte». E in merito all'endorsement di Lino per i Cinque stelle, afferma: «Se lui se la sente di entrare in politica faccia pure. Io non l'avrei mai fatto. Soprattutto per come è adesso la politica. Qualcosa di così lontano dalle mie corde. Come comico, Banfi è bravissimo: abbiamo girato insieme tre film e lui sa come far ridere. Poi, ha saputo riciclarsi in televisione. Adesso è entrato anche in politica. Dopo, non gli rimane più niente da fare», ride la Bouchet che non vede l'ora di andare sul set.

«Il mio è un ruolo ironico, molto attuale. E ho pure ordinato il toy-boy: lo voglio alto 1 metro e 96, con un grande sorriso, occhi stupendi e fisico da sballo. Non so se, alla fine, me lo troveranno così. Magari, sarà Checco Zalone».

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