Ha provato a spiegare ai giudici che in quel momento il semaforo era rosso e che quindi, essendo in una pausa dalla guida, secondo lui era permesso usare il telefonino. Ma alla fine la Cassazione gli ha dato torto e ha confermato la multa che gli era stata comminata.
È successo a un automobilista di Torino, che aveva fatto ricorso contro la sanzione. La multa era scattata, come riporta il Messaggero, «per avere fatto uso durante la guida del telefono cellulare senza auricolare o apparato vivavoce, e per aver proseguito la marcia mentre il semaforo era rosso». La parte sull'attraversamento illecito dell'incrocio è stata accolta, mentre quella sull'uso del telefonino è stata respinta. L'uomo si era appunto difeso, spiegando che durante la telefonata l'automobile era ferma. I giudici però hanno valutato questa circostanza, anche se vera, del tutto ininfluente ai fini della contravvenzione. E oltre alla multa il ricorrente ha dovuto pagare 792 euro per le spese di lite «con un aumento dell'80 per cento per la particolare complessità della causa», così spiega la sentenza.
Per quanto riguarda l'uso del cellulare la Cassazione si spinge a sottolineare che il ricorso è stato «manifestamente infondato». Il divieto di usare il telefono infatti permane anche quando la marcia del veicolo è interrotta. Non solo. Questa trasgressione è ancora più grave se viene commessa a un incrocio. Proprio qui, spiega la Suprema corte, la guida è più pericolosa e chi è al volante quindi deve prestare maggiore attenzione. «Sarebbe del tutto irragionevole - si legge ancora nel dispositivo - immaginare che il conducente, al momento di impegnare un incrocio in attesa del passaggio delle vetture con precedenza e con l'obbligo a sgomberare l'area il prima possibile, possa tranquillamente utilizzare un apparecchio telefonico proprio nel momento di maggiore pericolo, per il solo fatto che il veicolo si è momentaneamente arrestato».
Le sanzioni all'uso del telefonino mentre si guida sono state particolarmente inasprite, appunto perché si tratta
di una circostanza pericolosa. In particolare nella misura in cui «il guidatore sarebbe indotto a distrarsi» e non avrebbe «il completo controllo del veicolo» una volta ripresa la marcia allo scattare del semaforo verde.
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